E neppure accusarmi di
essere spietato; lo pensi, ma non lo sono. Faccio solo ciò che devo, e spesso
in modo meno crudele di altri.
Permetto sempre di
distinguere chi ha vero coraggio mentre gli altri, a volte, non fanno che confermare
la stupidità umana, che comunque è sempre destinata ad avere una fine.
Smetti anche di
avercela con chi è rimasto. Pure tu sei rimasto, no?
E neppure accusare chi
non avrebbe fatto abbastanza. So che quest’idea ti è rimasta incastrata e non
sai toglierla. Razionalmente non realizzi neppure se hai ragione o no, inoltre scavare
non genera altro che dolore ed emotivamente non ti lascia in pace.
Allontana un po’ dei tuoi
sensi di colpa, se puoi, e chiamami col mio nome. Io non ho paura di
essere ciò che sono, eseguo, sono uno strumento imparziale. Non faccio
differenze di sesso, religione, condizione sociale, convinzioni politiche o
simili categorie umane.
Vuoi un motivo
razionale per allontanarli? Sarebbe stata solo questione di tempo. Un poco di
più o un poco di meno, e la differenza, credimi, è poca cosa.
Forse
hai ragione su molto di quello che mi dici (e se parlo con te qualche cosa non
mi torna) ma sulla differenza no. Quella piccola differenza mi tocca in modo
pesante. So chi sei e come ti chiami, ma mi fai orrore, anche se forse non hai
colpe.
Ciao,
Viz. So che anche tu conosci molto bene il suo nome.
Silvano C.©
(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)
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