Ci ritroveremo dove non avrò
bisogno di essere stupido, furbo, gretto, assatanato, arrabbiato, ingrato,
piccolo piccolo…
Non dispero che ci
ritroveremo, come ti ritrovo ogni giorno, come a volte tu stessa me lo vieni a
sussurrare, ed io, dal dormiveglia, ritorno cosciente con quest’idea che tu mi
hai regalato.
Mica son diventato più
credente di un tempo, e neppure tu, credo, lo sia diventata. In questo senso
sei sempre stata pragmatica, mai integralista.
Per mia natura poi io mi fido
della verità scientifica, che non muta nel suo appoccio ma ammette sempre se ha
seguito una via errata, e la corregge.
Quindi ci ritroveremo, in
qualche modo, ed io in quel momento avrò certamente perso alcune cose che
dovevo perdere; cose sbagliate, inutili, dannose e non essenziali.
Tu hai raggiunto una tua
perfezione per sottrazione, capiscimi per favore nel senso vero di ciò che
intendo. Se ti ho preso in giro, ora lo rifarei di nuovo, con quello stesso
spirito. Ciò che invece ho fatto o detto o non fatto o non detto di sbagliato
lo sto scontando ogni giorno. Inutile dire che ora preferirei essere stato
diverso, ma perfetto non sono mai stato, mai lo sarò, ed in fondo neppure tu,
se non altro perché scegliesti me.
Oggi poi non ho stappato
nessuna bottiglia di Marzemino, ciao Viz.
Silvano C.©
(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte,
grazie)
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