Sì, sì, dici dici e poi so come fai…
Cosa vuoi dire?
Lo sai benissimo.
Sei ingiusta, sai che non è vero
So che non è vero, però…
Io a volte, per dirti una cosa meno scontata,
rifletto su come avrebbe potuto andare se ci fossimo comportati diversamente,
se fosse finita in un modo che ora non so descrivere, ma certamente non così,
non in questa maniera orrenda e da non augurare a nessuno…
Cioè?
Se tu mi avessi tradito o se lo avessi fatto
io, ma sul serio, per cercare altre e farmi una vita diversa, se ci fossimo lasciati
non così… che non è stato neppure un lasciarci, o almeno non certo con la
nostra volontà…
Ancora non ti capisco…
Eppure e facile. Forse ora starei meglio, chi
lo sa. Forse ora potresti essere ancora in vita, non so immaginarlo. Forse condurremmo
i giorni in modo piacevole, ancora. Non so veramente capire quanto avrebbe
potuto influire una separazione seria ed un nostro allontanamento, magari
avremmo iniziato a fare esperienze diverse, forse questo avrebbe portato
conseguenze sulla tua salute, forse oggi magari starei pure molto peggio, se
poi in ogni caso il destino fosse andato avanti sulla sua strada.
È inutile, ora. Non serve a nulla…
So che è inutile, ma la mente vaga e cerca
domande e risposte. Non la posso bloccare. A volte cerco persone, e mi manca
qualcuno, ma non sarebbe mai lo stesso, e la mancanza non è quella che avrei
immaginato prima, molto prima. Tu in realtà non manchi, sei come il vento che
arriva imprevisto, ovunque mi trovi, o il pensiero di un progetto che ritorna,
e lavora sottotraccia, in modo costante e discreto. Se ancora oggi mantengo una
parvenza di libertà lo devo solo a te. E sempre a te devo il modo col quale
filtro, ora, la realtà. È così. E ti dedico un pezzo di Battisti che hai ascoltato,
tra gli altri, tantissime volte.
Silvano C.©
(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun
problema se si cita la fonte, grazie)
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