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Ma cosa ti cambia se è
una donna o un uomo?
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A me nulla, a te
piuttosto cosa cambia, perché tanta ostilità ? Secondo me invece di tanti uomini
al potere con poche donne meglio molte donne e pochi uomini.
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Ma le donne hanno altro
da fare, e poi la politica è libera, tutti quelli interessati se vogliono
possono dedicarcisi. Cosa impedisce alle donne di fare politica?
Ecco
un discorso immaginario tra due posizione diverse. Cosa impedisce alle donne di
fare politica, ad esempio, per riprendere dall’ultimo punto?
La
risposta è semplice: secoli se non millenni di cultura, che in Italia inizia ad
essere superata ma che resiste intatta in molti altri Paesi del mondo.
Fare
politica, cioè discutere e far parte del potere che decide del bene comune e
delle scelte che toccano tutti non è tipico del genere femminile, basti solo
pensare alla tardiva conquista del diritto di voto per le donne. Da noi esiste
da meno di un secolo. In Vaticano non ci pensano neppure di dare pari dignità e
potere alle donne, e cito il Vaticano perché prima di tutto è a Roma e poi
perché la Chiesa influenza in modo evidente la nostra politica nazionale.
Scordando
però quel Paese straniero e tornando alla nostra Repubblica le donne dovrebbero
entrare di più in politica, ma prima servirebbero più aiuti dallo Stato perché
la crescita dei figli e l’assistenza ai familiari ed agli anziani non pesino
quasi esclusivamente sulle donne, ma siano distribuiti in modo equo tra maschi
e femmine. Nulla di illogico in fondo, ma tutto il nostro sistema assistenziale
è in grado di mutare impostazione in breve tempo, spostando risorse da un
capitolo ad un altro? Non scorderei neppure le altre diverse sessualità , come
gay e lesbiche, pur capendo bene quanto sia difficile analizzare queste
posizioni. Una certezza però concedimela: l’omofobia è il pessimo indizio di grossi
problemi anche per queste persone.
In
sintesi: una donna al potere è meglio di un uomo nel senso che si opera
un’azione di riequilibrio tra sessi, non necessariamente per le idee politiche
che rappresenta.
Se
l’attenzione prioritaria si sposta sulla posizione politica è possibile che si
preferisca un uomo ad una donna, ma questo non è in contrapposizione con la
necessità di un riequilibrio di genere se ogni forza politica al suo interno e
preventivamente offre lo stesso peso alle donne ed agli uomini.
Diventa
interessante quindi capire quanti e quali partiti e movimenti politici sono in
grado di far proprio ed attuare questo progetto. Potrebbe essere una
discriminante al momento della scelta e del voto.
Silvano C.©
(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)
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