lunedì 6 giugno 2016

pensiero laterale




L’edificio è modernissimo, molti piani, ambienti che si ripetono quasi speculari in verticale, tanti piccoli spazi con poltroncine, tavolini, piante ornamentali. Corridoi luminosi e ampie vetrate sull’esterno rendono piacevole sostare ed infatti decido, visto che non ho fretta, di sedermi, di aprire il libro che ho con me e rilassarmi. Poi mi aspetta un rinfresco, al piano di sotto, credo, infine un pomeriggio libero e la serata nella riunione di lavoro per la quale sono qui, in questa bellissima e nuova sede dove prima non ero mai venuto.

Quando mi sembra che sia arrivata l’ora mi alzo e raggiungo la zona ascensori, per andare al piano del salone col rinfresco. Ovunque personale elegante, discreto, e poche persone che si muovono, senza fretta come me. Mi rendo conto, una volta sceso, che ho scordato la giacca leggera con le chiavi della macchina ed il giornale, quindi risalgo e torno indietro, ma mi smarrisco.

Cammino per i corridoi che mi sembrano tutti uguali. Trovo piccoli ambienti con pareti di vetro simili a quello dove ho sostato io, mi sembra per un paio di volte di vedere la mia giacca, ma non è la mia. Decido di chiedere aiuto. Sono preoccupato per la chiave dell’auto, e forse anche per alcuni documenti che credo di avere nella giacca. Un perfetto addetto al piano mi accompagna, mi mostra quello che ha trovato, dimenticato da chissà chi, ma non c’è nulla di mio.
Io mi confondo invece di trovare le mie cose, e l’aiuto che ricevo mi mette in disordine le idee. Ora inizio a non essere sicuro di essermi fermato qui, ma forse ero al piano sopra. Si assomigliano tutti, ma i miei documenti e le mie chiavi non posso perderli.

Inizio a spazientirmi ed a preoccuparmi perché in quella città non ho punti di riferimento, non so neppure cosa possa tentare di fare per recuperare l’auto, che ora non ricordo dove ho parcheggiato, e non ho mai voluto memorizzarne il numero di targa.
Poi capisco chiaramente che la soluzione è evidente, davanti a me, è una scelta che devo fare, solo quella, cioè decidere di svegliarmi.


                                                                                                                            Silvano C.©   

(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

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