Sono nato figlio unico, non so se mi è stato utile o se mi ha
condizionato negativamente. Non sono rimasto sempre figlio unico perché in un
tempo nel quale io stavo superando l’infanzia è arrivato mio fratello, del
quale ho deciso il nome, tanto per far capire chi credevo detenesse il potere. Pensavo di
poter fare e disfare, relativamente. Col tempo ho capito che la faccenda non
stava esattamente in questi termini, e che gli altri avevano un uguale se non
maggior potere del sottoscritto. Inutile dire che ancora oggi, a decenni di
distanza, mi chiedo come sarebbero andate le cose se tra me e mio fratello gli
anni di differenza fossero stati solo uno o due. Non lo saprò mai. Le cattiverie
mi sono state restituite, le incomprensioni le ho superate solo tardissimo, un
certo atteggiamento di sufficienza l’ho pagato abbastanza caro, ed è stato pure
giusto così. Per te è stato diverso, e l’ho capito quando ci siamo conosciuti. Ciao
Viz. Inutile che ti racconti quello che sai. Così è, così è stato.
Silvano C.©
(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la
fonte, grazie)
Nessun commento:
Posta un commento
I commenti offensivi o spam saranno cancellati. Grazie della comprensione.