mercoledì 26 febbraio 2025

Andare avanti…

Molti anni fa mio padre ottenne un prestito notevole col quale la nostra famiglia si comprò la prima casa di proprietà. Lo ebbe da un suo conoscente ed amico, che allora aveva una drogheria, e tra loro non furono necessari contratti scritti a quanto posso sapere, ma bastò una stretta di mano. Mio padre allora era muratore e quella casa, messa non molto bene, la sistemò, vi costruì un bagno esterno con una fossa biologica. Ricordo ancora lo scavo che fece, e come la coprì. Allora i tempi permettevano di fare progetti e di realizzarli, di migliorare le proprie condizioni di vita, di avere speranze per il futuro e non troppe paure. La guerra era finita da non molto, le tragedie c’erano già state, si desiderava andare avanti, ed era possibile. Quel prestito i miei lo restituirono abbastanza velocemente e, circa otto anni dopo, già poterono pensare ad una casa più moderna, anche se in un condominio popolare. Quel condominio fu una sorta di maledizione per noi, mia madre non poteva sopportare i disagi legati ai rumori che i vicini facevano. Noi, Viz, ci conoscemmo che i miei abitavano ancora in quel condominio, mentre io ormai ero da un paio di anni in Trentino. Inutile che ti racconti poi quello è successo dopo e che sai. Così è, così è stato.

                                                                                          Silvano C.©

                           (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

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