Quando non si hanno problemi di alcun tipo è difficile capire che si sta vivendo un momento di felicità. Si vive e basta, non è necessario esserne consapevoli, non serve neppure raccontarlo, e ci si può dedicare a progetti, a sogni, si possono aiutare gli altri senza avvertire fatica. La felicità poi naturalmente subisce modifiche, sembra venire a mancare e se ne diventa consapevoli. Non posso generalizzare e pensare che per tutti avvenga così anche se le premesse sembrano queste. Ciò che diventa evidente è l’assenza, molto più della presenza. Però dovrebbe essere il contrario, cioè dovremmo essere consapevoli di quello che abbiamo, anche senza sicurezze del futuro, e neppure prendere in considerazione quello che manca. Le persone che se ne sono andare meritano ogni forma di ricordo ma, se ci hanno amato, non avrebbero mai voluto che il nostro dolore diventasse pesante e che la loro assenza fosse per noi un limite in più. Non so neppure come essere più chiaro, Viz. Certamente siamo stati felici, ma non sempre. Ciao, vedremo cosa succederà e intanto ho alcuni impegni che spero di poter onorare.
Silvano C.©
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