La casa è fredda e vuota. La casa è gelida in tutti sensi. Da lontano non si vede alcuna luce accesa, mette tristezza solo ad avvicinarsi. Ritornando dopo essere stato invitato da qualcuno che lo ha fatto per darmi un aiuto mi ritrovo nelle condizioni precedenti la partenza, di nuovo. Eppure non era così poco tempo prima. Quella casa è stata ultimata su nostre precise indicazioni, modificando in parte e dove possibile il progetto originale. Poi tutto è sembrato crollarci addosso, non lo dimentico, abbiamo rischiato di rimetterci ogni cosa, e personalmente ho perso molta della mia tranquillità. In quegli anni qualcuno ha capito, qualcun altro no, ma per fortuna poi il tempo ha sanato le storture, quelle sono state superate, anche se abbiamo smarrito per sempre un periodo irripetibile. Anni dopo, per un po', ho capito che dovevo adattarmi alla tua assenza, farmene carico. L’ho capito ma non ci sono mai riuscito, mai. Anche oggi, passeggiando e rivendendo luoghi che conosco da tempo e che mi riportano episodi del nostro passato mi sei mancata. Ora, a essere sincero, la casa non è più fredda e vuota, si è rianimata, in parte. La cosa che mi manca ancora però è quando tornavi dal lavoro e entrando chiedevi: c’è nessuno? Ciao, Viz.
Silvano C.©
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