Vado cercando, e non trovo
Lo so, si vede bene, lo capiscono tutti, e
nessuno può darti quello che cerchi. Un aiuto, certo, quello è possibile, ma
non ciò che vorresti di più.
Dovresti dirlo con soddisfazione, credimi. È
la prova…
Nessuna soddisfazione invece, nessuna, mai.
Non è così che avrei voluto aver ragione, e sicuramente non sorrido come pensi.
Sorridevo invece, quello sì. Ho sorriso e sorriderei ancora, se potessi, ma ora
non posso e non ne avrei motivo. Non ancora. Forse verrà quel giorno, ma non so
dirti, non posso dirti…
Stamattina pensavo alla nostra casa, fonte di
mille problemi, tanto desiderata e pagata tanto cara. Difesa con grande fatica.
Ed ora vicinissima a te, tanto che posso passare a trovarti in pochi minuti (so
che non approvi, o forse lo immagino solo…). Non ci si dovrebbe mai legare
tanto alle cose, è sempre sbagliato, eppure ora casa nostra è ancora più
importante. Appena sento di averne la forza ne affronto un angolo e sposto gli
oggetti, oppure metto ordine, o getto quello che credo superato dal tempo. E vedo
casa dei miei, ora vuota ed abbandonata, e mi piange il cuore. Vorrei sollevare
nostro figlio dalla necessità di dover far cernite, di dover scegliere, di
dover buttare, di affrontare quello che ora affronto io. E ancora però non mi
decido ad anticipare i suoi tempi. Ma in
ogni caso non posso prevenire ogni difficoltà, ogni prova.
No, non puoi. In questo abbiamo sempre
sbagliato, entrambi. E poi è vero che io nei cimiteri non ci andavo volentieri.
Tu cosa ci vai a fare tanto? Risolvi qualcosa? Trovi soluzioni?
Forse consolazione. E poi seguo solo l’istinto,
la necessità. Il non farlo mi sembrerebbe innaturale.
Come senti il bisogno di parlarmi in questo
modo, mancandoti un’altra diversa possibilità…
Quella la vado cercando, e non la trovo.
Silvano C.©
(La
riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte,
grazie)
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