Rammenda!
Come dici scusa?
Rammenta!
E così è ancora peggio. Non so se ho capito,
cosa intendi dire?
Ricorda, uno dei tuoi compiti è ricordare.
Essere, per quanto puoi, memoria storica, prima di tutto per te stesso ma
subito dopo per il rispetto che devi alle persone che ti sono state vicine,
quindi nuovamente a te stesso.
Certo, quello mi è chiarissimo. Magari non lo
eseguo nel modo migliore possibile, ma ci provo. Ci provo da sempre.
Inoltre ricuci, riallaccia, tenta di
recuperare in qualche caso chi pensavi di sentire lontano. Scorda torti che
pensi di aver subito, almeno quelli di minor peso e magari solo supposti,
creati dalla tua fantasia.
Un po’ lo sto facendo, lo sai, questo provo a
farlo, a modo mio. Non è facile per nulla, in alcuni casi, e in altri considera
pure sconfitto ogni mio tentativo realizzato di malavoglia.
Lo vedo che ci provi, lo so, ma non è
abbastanza, lasciando perdere i casi che dai per persi. Tu non troverai
un’altra come me, te lo dicevo sempre, lo ricordi anche adesso. Te lo spiegavo
sorridendo, un po’ per scherzare, e quando capitava non pensavo a come sarebbe
andata. Quando ho iniziato a capirlo non l’ho più detto. Mi avrebbe fatto
troppo male, ti avrebbe fatto troppo male, ci avrebbe fatto troppo male.
Scherzavi ma avevi ragione. Ci eravamo
plasmati a vicenda, imperfezioni che si compensavano, tasselli che si potevano
adattare solo ed esclusivamente ad una ben precisa posizione, tessere di un
mosaico sagomate a mano, di misura. Ora sarebbe impossibile riposizionarle se
non distruggendo parte del disegno generale, cosa che non voglio, che non mi
interessa. Io vorrei consolazione senza scordare. E riguardo al rammendo ti
confesso che mi sto scoprendo un piacere sottile, strano, forse degno di altri
fini. Uso sempre più spesso l’ago ed il filo. Usando gli occhiali per vedere
meglio copro e tento di correggere ciò che il tempo falla. È divertente anche
se inutile contrastare Crono, del resto quante sono le cose inutili che
tuttavia ci distraggono e ci portano pensieri meno tristi?
Lo vedo, lo vedo. E sembra persino tu ti
diverta a stirare. Non ti dirò ancora rammenda allora, e neppure rammenta. Non serve.
No, non serve, non credo proprio.
PS. Buon San Valentino, Viz.
No, non serve, non credo proprio.
PS. Buon San Valentino, Viz.
Silvano C.©
(La
riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte,
grazie)
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