giovedì 25 agosto 2011

Voglio di nuovo la tassa sulla prima casa


Sembra demenziale, eppure è così. Voglio pagare ancora la tassa sulla prima casa. Voglio che il Comune abbia di nuovo i soldi di questa tassa che destra e sinistra hanno demonizzato (pur se in modo diverso) mentre, come tutte le tasse progressive sul reddito ed i beni posseduti, è sostanzialmente giusta. Sono fortemente ingiuste invece le tasse che colpiscono in modo uguale il semplice impiegato, il disoccupato o il milionario. Le tasse sulla benzina sono ingiuste perché colpiscono allo stesso modo chi ha una vecchia Fiat Punto e chi un Suv Mercedes ultimo modello. Ma mentre per chi guida la Punto 30 euro per la benzina sono tanti, per chi ha il Mecedes 200 euro sono poco o nulla. Sono ingiuste allo stesso modo le tasse sulla cultura (libri, spettacoli, musei), è ingiusta l'IVA, le tasse sui generi di prima necessità. È questa la differenza tragica, che la sinistra non vuol capire, mentre dovrebbe chiedere a gran voce la reintroduzione di questo contributo proporzionale alle proprietà possedute. Del resto che vantaggio ne ricava chi non possiede nè prima nè seconda casa? Chi ha non paga e chi non ha continua a non avere? So che molti hanno fatto sacrifici enormi per comprare questo bene, che magari è pure ipotecato perchè stanno pagando il mutuo. So che molti lo hanno preso per lasciarlo ai figli. So che molti hanno difficoltà economiche. Eppure, se si vuole, basta studiare caso per caso, esentare chi è più debole, gradualizzare, ridurre l'ICI a chi si paga un mutuo, perchè, in effetti, parte di casa è della banca.
Ci sono mille situazioni particolari, come ad esempio chi ha un piccolo appartamento, che risulta seconda casa, non esente quindi, ed una prima casa che comunque vale poco. Entrambe queste proprietà sommate valgono molto meno di una villetta non signorile, magari a schiera, ma con piccolo giardino, indipendente sotto molti punti di vista, che come prima casa non paga nulla. Oppure il caso di chi vive in affitto ed è residente in una città ma ha una casa sua in altro luogo. Quella è forse "seconda casa"? Storture ce ne sono tante, ma l'ICI resta una tassa giusta, con le opportune rettifiche.
L’ICI sulla prima casa era talmente giusta che io pagavo pochissimo, infatti il mio appartamento non è di 300 mq e non è in centro a Roma. Mentre chi ha una abitazione molto più grande e bella, se risulta sua prima casa, ora non paga nulla. La destra ha tolto una tassa pesante ai ricchi, che infatti ringraziano e se la ridono, ed ha graziato di pochi spiccioli le persone con un semplice appartamento, che sono la maggioranza.
Un errore grave della sinistra e dei sindacati insomma, che hanno accettato senza combattere o senza spiegare a sufficienza la natura perversa di questa abolizione totale. 
Il sapere che io sono esentato dal pagare 120 euro l'anno, in altre parole, non mi fa per nulla piacere se vedo chi, molto più ricco, non ne paga 1340. Così come verranno pagati i servizi essenziali dei Comuni, che vanno in parte in favore dei più disagiati? Con quale logica?
                                                                                       Silvano C.©
( La riproduzione è riservata. Ma non c'è nessun problema se si cita la fonte.  Grazie)

2 commenti:

  1. Son trascorsi più di due anni, eppure è tanto attuale quando hai scritto.
    tanto attuale quanto irrisolto, la tassa sulla prima casa va pagata, deve essere una tassa giusta,quando le passe son eque e giuste i cittadini capiscono.

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    Risposte
    1. più che irrisolto, ulteriormente complicato e reso amaro, per tutti...solo alcuni ci guadagnano in modo corretto...sic... :-(

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