lunedì 12 maggio 2025

Con dolcezza

Trovare funghi chiodini, quando la stagione è giusta e si arriva nel posto adatto, è facile. Anche riconoscerli è semplice, riusciva pure a noi, ricordi? Il problema si propose una volta tornati a casa, quando ci rendemmo conto che in qualche modo andavano conservati e non era possibile consumarli tutti subito, né si potevano regalare a chi non era interessato. Ci ritrovammo così coinvolti nell’impresa di metterli sott'olio, seguendo una ricetta che ci avevano consigliato, e fu il lavoro di giorni. Alla fine, almeno io, avevo perduto l’interesse per questi funghi, e anche il desiderio di andar per boschi a cercarli. Ricordo con maggior piacere invece la marmellata che produssi in quantità industriale con le famose susine di Dro oppure con le mele Cotogne. Per le susine la preparazione era facile, un po' meno per le mele. E le enormi pentole sul fuoco, messe a bollire e concentrare i frutti sino ad arrivare alla conserva, e le aggiunte di zucchero, e il borbottare con gli schizzi, e poi il travaso del prodotto finito in vasi di diverse dimensioni. Un numero notevole di barattoli di marmellata che poi finiva nelle crostate che preparavo allora oppure diventava un’occasione per fare un regalo a qualcuno, un regalo fatto con dolcezza. Ciao, Viz. Erano i nostri anni a Riva del Garda.

                                                                   Silvano C.©

                           (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

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