venerdì 9 maggio 2025

doni

A volte i doni che ho fatto si vendicano. Sono quasi certo di non aver colpe, di non aver sbagliato. E allora perché? Se ho regalato ai miei piccole fotografie di nostro figlio quando stava crescendo a loro facevano piacere. Se le ponevo in cornicette di argento era giusto. Loro lo meritavano. Anche le cartoline che abbiamo spedito, negli anni, durante i nostri viaggi e che in parte hanno conservato. Poi loro se ne sono andati, prima mia madre e tempo dopo mio padre, la casa è rimasta a lungo vuota infine è stata venduta. E quei regali, quelle cartoline, li ho recuperati, ora sono a casa mia. Quando li vedo il pensiero arriva alla tristezza, non all’allegria di quei momenti di anni fa. Anche nostro figlio del resto è cresciuto, dovresti vederlo, non è più quello di allora. Dei regali fatti ad altre persone non so cosa dire, di molti di questi non so nulla, magari sono piaciuti, forse no, ma non mi sono in alcun modo tornati indietro se non con segni di riconoscenza. I regali che ho fatto a te, invece, quelli destinati a durare, quelli sono pietre miliari, sono muri solidi, sono immagini e sogni e memoria. E quando li rivedo, perché li rivedo, mi fanno male. Conservo tra i tanti un libro ancora con la confezione regalo, che non ho fatto in tempo a darti, lo tenevo in serbo, e tu sei partita prima che arrivasse l’occasione. Ecco, alcuni doni in qualche modo si vendicano, si fanno pagare più volte, richiedono ciò che facendoli non ci si aspettava di dover sostenere. Certi doni sono un’assunzione di responsabilità, sono per sempre, per il mio sempre. Ciao Viz.

                                                                    Silvano C.©

                           (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

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