lunedì 19 settembre 2011

costumi che cambiano (o restano immutabili nel tempo)



Il moralismo porta ad una visione distorta dei fatti.  Penso alla prostituzione che è vista, se praticata in ambienti di un certo livello sociale, con occhio sempre più benevolo, cioè come libertà di ogni donna, se lo vuole.
Non intendo limitare tale libertà, tuttavia ci sono paletti invalicabili che vanno tenuti presenti.
Un primo punto fermo è che in nessun caso le ragazze minorenni devono essere coinvolte in attività legate alla prostituzione o comunque al sesso con adulti che le pagano (o che le obbligano).
Un altro punto fermo è che se esistono leggi che puniscono i reati legati al mondo della prostituzione, queste leggi vanno rispettate, oppure vanno abrogate.
Un ultimo punto fermo è legato al giro di affari mostruoso che si nasconde dietro queste attività. Occorre combattere in ogni modo la malavita che sfrutta questo mondo ai margini, che a tutti è noto, che occorre in qualche modo portare alla luce del sole per i suoi aspetti economici. 
Chi parla di libertà e accusa gli altri di moralismo quanto tratta questi temi può indurre un intero mondo giovanile e precario a cercare in tal modo apparentemente facili guadagni, spesso in nero, facilitando il degrado sociale e proponendo modelli per lo meno discutibili.
                                                                                       Silvano C.© 
( La riproduzione è riservata. Ma non c'è nessun problema se si cita la fonte.  Grazie)

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