Di recente ho avuto problemi di salute e, per prenderla in modo positivo, mi è stato detto che dovrò sottopormi a controlli per i prossimi dieci anni. Ecco, questo mi ha fatto sorridere, mi aspettano ancora dieci anni di vita, e ho spiegato a chi me lo diceva che io non so vedermi a 86 anni. Non ho la più pallida idea se ci arriverò o meno, questo dipende in parte anche dal lato B, oltre che dal mio prossimo stile di vita e dalle cure. La cosa che mi fa riflettere, però, è che già adesso molti dei miei riferimenti personali li ho perduti. In parte per lento distacco reciproco, e di questo ne sono certamente corresponsabile e colpevole, e purtroppo anche per i tanti che mi hanno preceduto verso la morte. Tu ne sai qualcosa. Non posso più scambiare con te due parole neppure al telefono, o prenderti un regalo, o innescare una folle litigata. Tutto questo l’ho irrimediabilmente perduto, per sempre. A cosa mi serve allora arrivare a vivere tanti anni? Qualcuno che lo sperimenta e ne è in qualche modo soddisfatto ha sicuramente interessi, motivi, e persone attorno. Io non credo di cercare più le persone, non altre almeno, e magari in questo sbaglio. Per ora quindi non ambisco alla vita eterna, e neppure a una vita eccessivamente lunga. Ciao, Viz.
Silvano C.©
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