sabato 13 settembre 2025

Kintsugi

Certi giovani mi provocano un senso di rifiuto. Non ne sopporto la supponenza tronfia di chi crede di aver capito ogni cosa, con una barbetta ancora incerta che vorrebbe camuffare il viso con la pelle troppo liscia del ventenne che da poco non ha più brufoli. Non penso che la vecchiaia in compenso sia un’età dell’oro, sono consapevole dei danni che il tempo provoca al corpo e alla mente ma, senza esagerare, ammiro di più alcune rughe e i segni del dolore che la vita ha inevitabilmente lasciato nello sguardo. Più di una volta, avendo a che fare con ragazzini dell’età scolare e poi con gli amici di nostro figlio, mi sono trovato a pensare molto più belle le madri delle figlie. Nel caso di un cantante famoso sin dai miei anni giovanili, che cantava allora un suo pezzo notissimo, la scoperta di lui ormai anziano che aveva mutato la sua voce facendola diventare molto più profonda e meno melensa me lo ha reso immortale, unico, mentre prima era stato solo uno tra i tanti. Forse non per tutti avviene questo, la vita che scorre certamente ha effetti diversi su ognuno di noi e alcuni, sicuramente, peggiorano visibilmente. Eppure alcune ferite lasciate dagli eventi aggiungono valore, invece di diminuirlo, e sanno compensare la gioventù perduta. Ciao, Viz.

                                                                                                    Silvano C.©

                           (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

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