L’ora giusta quale dovrebbe essere? L’ora perfetta, che non lascia retrogusti amari, quella che permette una visione ottimista dei fatti che capitano, l’ora che non dovrebbe finire mai? Risposta non c’è. Può arrivare dopo una notte nella quale il vento forte ha mosso oggetti sul balcone e nella quale la testa non ha permesso al corpo di riposare o di riprendere sonno dopo le cinque di mattina. Può arrivare da qualche parola di un amico. Può capitare di trovarcisi senza un vero perché, semplicemente per azione del SIARP, il sistema inconscio automatico di rimozione pensieri, o preoccupazioni. Ma quell’ora diventa interi giorni felici e senza idee nere se capita di essere protagonisti di un matrimonio voluto e condiviso, se si programma una vacanza desiderata da tempo, se si è in pace. Che poi non so cosa sia la felicità, non la so definire. Così non so cosa sia l’amore, e non so tante altre cose, che tuttavia m'illudo di conoscere o aver conosciuto. Mi accontento della mia ignoranza. Anche l’ignoranza, a ben vedere, potrebbe aiutare a vivere un’ora giusta. Ciao, Viz.
Silvano C.©
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