sabato 28 giugno 2025

sulla Foresta Nera

Poche cose posso dire sulla Foresta Nera, a partire dal suo nome mitico, almeno per me. Quando avemmo l’opportunità di passare in quei luoghi un po' modificai il modo di immaginarla, visto che in parte l’avevamo vista da turisti ma non da escursionisti seri e disposti a camminare a lungo tra i suoi sentieri. La prima immagine che conservo con piacere e nostalgia è quella relativa alla sosta in una piazzola con gli scoiattoli quasi addomesticati che si avvicinavano. Un venditore di piccoli semi adatti a loro stava lì, per i turisti che li compravano allo scopo di attirare questi animaletti che arrivano subito a prendere con le loro zampette i regali che si aspettavano. Si avvicinavano con attenzione, prendevano e si allontanavano. Nostro figlio si divertì moltissimo e pure lui ricorda quei momenti. E pensare che ho sempre giudicato male i turisti che comprano cibo per i piccioni in piazza San Marco. Chiedo venia. E poi ricordo una sosta lungo la strada in un negozio che assomigliava, più in grande, alle casette dei mercatini di Natale. Dei tanti oggetto messi in vendita ci colpirono, per la loro bellezza, gli orologi a cucù. Ne avremmo comprato volentieri uno, piccolo piccolo, ma vedendo il prezzo dovemmo desistere. Ci sarebbe costato quasi come l’intera vacanza, e sicuramente non ci era rimasto denaro sufficiente all’acquisto e poi per le spese necessarie al viaggio di ritorno. E questo è quanto posso dire, sperando tu ricordi in qualche modo quegli anni. Io ti parlo, questo faccio. Ciao, Viz.

                                                                                                       Silvano C.©

                           (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

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