Le prime estati che io ricordo confusamente le associo ai frutteti vicino a casa, al lavoro nei campi dei miei, come braccianti agricoli, al ronzare degli insetti e alla terra arsa dal sole. Le vacanze erano intese semplicemente come assenza di scuola, non come viaggio o villeggiatura o momento di svago lontano da casa. Solo molto più tardi, dopo un triste anno di colonia estiva e l’inizio della scoperta di Porto Garibaldi le cose cambiarono. Magari ora confondo i tempi, cosa venne prima e cosa dopo, ma la vacanza al mare fu per me il primo tipo di vacanza, associato a tante diverse sensazioni. Una di queste è il profumo della vegetazione vicino alle spiagge, o nelle pinete allora più estese, con le dune per arrivare al mare. Oggi mi bastano cinque pini, alti, vicini, che vedo dalle finestre adesso per riportarmi un po' di quella memoria, e anche dei viaggi e delle vacanze che facemmo assieme. Quando passo accanto a loro e calpesto i loro aghi secchi sparsi a terra, quando sento il loro profumo, allora mi basta chiudere gli occhi un attimo per ritornare indietro nel tempo. Ciao, Viz.
Silvano C.©
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