Ciao Viz, come stai adesso? Cosa
fai? Mi pensi o no? Ti posso chiamare? Dove ci possiamo vedere? Mi hai
perdonato? Cosa ti piacerebbe mangiare stasera? Andiamo ancora al mare in quel
posto oppure cambiamo zona? Cosa ti dovevo comprare? Ti è piaciuto quel libro? Sai
cosa sta facendo ora lui? Mi spieghi cosa dovrei fare in questa situazione? Perché
è andata così? Cosa hai fatto di male, che non so capirlo? Cosa ho fatto di
tanto grave che fosse da punire in questo modo? Potresti dirmi perché dovrei
smettere di lamentarmi? Sai che in realtà per non farlo preferisco andare a
camminare da solo? Dove posso mettere le tue cose, che al solo pensiero mi
scende addosso il buio? Non credi che ti potrebbero servire ancora quella scatola,
quel profumo, lo spazzolino, le siringhe, la pietra che usavi al posto del
deodorante, gli scarponcini da montagna, la carrozzina, i bastoncini, il
berretto con la sciarpa che lui ti ha regalato l’undici dicembre del
duemilasedici e non hai messo? E perché non mi rispondi?
Ho capito, devo uscire per
cercarti.
Silvano C.©
(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte,
grazie)
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