Ho ripreso, te lo dovevo, me
lo dovevo.
Mi fa male ma non farlo non mi
farebbe stare meglio.
È con piacere un po’ sadico
che, al posto tuo, riduco in stelle filanti quelle carte che ti hanno
imprigionata, e che a rileggerle mi fanno tornare alla mente i nostri giorni. So
che hai aspettato troppo per farlo tu, che avresti dovuto provare al posto mio
quel piacere sadico, ma io non posso che essere la mano della tua volontà,
anche se non vorrei.
Ma non voglio fare troppo in
fretta. Devo diventare più lento. Voglio assaporare il dolore e vedere se
riesco a ricavarne un po’ di piacere, ma temo anche di finire ogni carta, ogni
foglio, e perderti.
Così mi fermo, e guardo
altrove, guardo alle cose mie, che da tanto mi osservano incuriosite ed
aspettano il loro turno.
Verrà il tempo per ogni cosa,
lentamente.
Tanto non fuggo, e se fuggirò
non andrò molto lontano.
Ciao,
Viz.
Silvano C.©
(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte,
grazie)
Nessun commento:
Posta un commento
I commenti offensivi o spam saranno cancellati. Grazie della comprensione.