giovedì 4 aprile 2019

Poco alla volta, bevendo lentamente…



Ho ripreso, te lo dovevo, me lo dovevo.
Mi fa male ma non farlo non mi farebbe stare meglio.
È con piacere un po’ sadico che, al posto tuo, riduco in stelle filanti quelle carte che ti hanno imprigionata, e che a rileggerle mi fanno tornare alla mente i nostri giorni. So che hai aspettato troppo per farlo tu, che avresti dovuto provare al posto mio quel piacere sadico, ma io non posso che essere la mano della tua volontà, anche se non vorrei.
Ma non voglio fare troppo in fretta. Devo diventare più lento. Voglio assaporare il dolore e vedere se riesco a ricavarne un po’ di piacere, ma temo anche di finire ogni carta, ogni foglio, e perderti.
Così mi fermo, e guardo altrove, guardo alle cose mie, che da tanto mi osservano incuriosite ed aspettano il loro turno.
Verrà il tempo per ogni cosa, lentamente.
Tanto non fuggo, e se fuggirò non andrò molto lontano.
Ciao, Viz.

                                                                                               Silvano C.©   

(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

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