lunedì 26 settembre 2016

I soldi




Ma che venale, ma quanto sei limitato, come se coi soldi ci andassi anche a letto. A letto, no, ma ci porto a letto chi mi pare, non credi? Se ti accontenti. No che non mi accontento, non mi bastano mai, perché dovrebbero bastarmi? Non lo so cosa capiterà domani, nessuno lo sa, anche se legge le carte, paga professionisti delle previsioni, guarda gli uccelli che volano in cielo o crede nei sogni premonitori. Domani, quello che sarà domani, lo saprai solo domani, e forse lo capirai domani, o magari non lo capirai neppure. Ti capiterà ma non lo puoi prevedere e neppure essere certo di capirlo, una volta che sarà successo.

Parlavano di soldi. Come mai siamo capitati sul futuro? I soldi ti permettono di armarti un po’ contro il futuro sfavorevole. Se ti serve una visita medica puoi pagare lo specialista che ti riceve dopo pochi giorni. Se hai un incidente puoi pagare i danni. Se hai problemi un avvocato bravo te li risolve tutti e se non sei proprio fesso te la cavi ed hai ragione tu, oppure nessuno ti condanna, anche se hai torto marcio e sei la persona più squallida della Terra.

E puoi avere donne, o uomini, come ti pare, per un giorno, per poche ore, giusto per uno sfizio, senza rotture di scatole di sentimenti e tutto il resto. Puoi abitare in posti puliti, eleganti, e non tra gli sfigati del mondo. Non potrai aver tutto, è chiaro. Si muore pure con i soldi. Ci si ammala che neppure tutti i soldi che puoi mai immaginare ti salveranno. Non sono tutto, non sono mai tutto, ma li puoi anche usare per aiutare chi ne ha bisogno, se ti va. Puoi sentirti un piccolo dio, dispensare e modificare, un poco, la realtà. Senza soldi è certamente peggio.

Ma se mi hanno sempre detto che occorre studiare, capire, essere preparato. E poi a me basta poco, fammi leggere un po’. Fammi guardare qualche film come dico io, o vedere qualche città che ancora non ho visto, o qualche spiaggia, e togliermi alcune voglie segrete, che poi mi basta. E anche ritrovare alcuni amici, certo, non lo scordo, ma senza esagerare. Non me ne servono tanti (di soldi dico, non di amici, quelli non sono mai tanti).

Sei fuori, se leggi e non conosci la vita che leggi a fare? O si vive o si legge. E per vivere servono soldi. Per sognare no, basta dormire come fai tu. Solo che se poi ti svegli di notte in un buco gelido e da solo, non ti puoi lamentare. Il buco gelido con i soldi lo eviti. E per non stare solo un po’ di soldi non sono inutili, perché lamentarsi sempre di tutto, come fai, certamente non spinge a starti vicino. Alla lunga chiunque si stanca. Occorre anche ridere, essere spiritosi, avere soddisfatti alcuni bisogni essenziali. Ed ecco che sempre sui soldi si torna.

Ma io leggo, e poi scrivo anche, a volte, di cose vere e cose inventate, di cose di oggi e di cose passate. Vivere solo (o sopravvivere) lo fanno gli animali. Hai mai visto però un cane scrivere? Se vivi un po’ pensi, e se non pensi rimani fermo ai tuoi 5 anni, o anche a prima. E da quelli non ti schiodi. Non si vive per i soldi.

Non si vive neppure senza soldi. Oppure senza un lavoro dignitoso che ti permetta di avere i soldi che ti servono.

                                                                                                                            Silvano C.©   

(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

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