giovedì 2 maggio 2019

tra parentesi



Per lavoro le ho praticate a lungo, le parentesi, e non avrei mai immaginato in quegli anni che io stesso ci sarei andato a finire, o tu.
Se devo dire che tu sei stata tra parentesi, e lo scrivo, devo ammettere che la cosa mi fa male, e lo scrivo, ufficialmente.
A lungo ho immaginato l’eterno come una immaginaria linea retta, quello sì. In geometria mi veniva facile questa associazione. Ed una semiretta allora diventava qualcosa di sovrannaturale, mentre un segmento, più o meno lungo, la vita di ogni singolo essere vivente. L’idea del segmento che occupa una sola parte della retta infinita del tempo (ammesso che sia infinita) in qualche modo l’ho sempre accettata, mi sembrava semplicemente logica.
Quelle che non accetto, forse perché usano parole nuove o evocano immagini difficili, sono le parentesi. E che tu stia tra parentesi, principalmente.
La parentesi come effimero, limitato, meteora, troppo breve…
Anche questa modalità però è logica, come è logica la morte, e come tale da accettare.
Io cerco di capire come si possa accettare l’inaccettabile da oltre due anni, ed ancora non ho capito nulla. Mi distraggo, trovo cose da fare o da scoprire, ma vorrei poterlo fare con te oppure farlo anche da solo e sentirti presente, per poterti raccontare e chiedere un parere.
E voglio mandare al diavolo i segmenti e le parentesi. La logica matematica non spiega ogni cosa e la stessa matematica è una nostra invenzione. Per quanto utile, resta altro dalla vita.
Prima o poi troverò un modo però. Non dispero.
Ed intanto mi accontento di qualche film nei quali si invecchia e si muore solo leggermente ingrigiti, sempre con dignità, senza gli assalti del male che porta sfaceli, e con un senso di leggerezza e di giustizia, di chiusura di un disegno condiviso… Nella vita ideale non esiste l’orrore, questo viene rimosso, rimane solo un ricordo triste facile però da consolare.

Ciao, Viz.
                                                                                               Silvano C.©   

(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

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