mercoledì 8 maggio 2019

Sala d’attesa



Aspetto, confesso di non capire esattamente cosa e perché, ma sono certo di aspettare.
A volte sono fisicamente seduto in una sala d’attesa, ma capita raramente. Altre volte, la maggior parte, passo in qualche sala perché sento di doverlo fare, oppure ci ritorno mentalmente, ad aspettare eventi passati, come se ora dovessero ancora avvenire, e quindi aspetto perché ho aspettato.
Mi piacerebbe sapere chi aspetterà per me, quando forse capiterà, ma questa è una domanda egoista e priva di senso, dettata solo da una mente che vaga sul possibile e sull’immaginato.
Si tende a dimenticare che esistono le sale di attesa. La vita felice esige la rimozione e la negazione del dolore, o anche delle semplici nubi delle preoccupazioni. La felicità sembra un cielo azzurro, terso, limpido. 
Io non ho mai ricordato con nostalgia le sale d’attesa, non con tale forza almeno. E nei miei momenti più felici le sensazioni che avevo provato aspettando in una sala d’attesa erano lontane. 
Ora sembra effettivamente che io non possa fare altro. 
Aspetto, questo è il fatto, Viz.

                                                                                               Silvano C.©   

(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

Nessun commento:

Posta un commento

I commenti offensivi o spam saranno cancellati. Grazie della comprensione.

Post più popolari di sempre

Post più popolari nell'ultimo anno

Post più popolari nell'ultimo mese

Post più popolari nell'ultima settimana