Ero diverso tempo fa, più
intransigente e con più certezze.
Non ho perso del tutto il
vizio, non potrei mai, ma ho dovuto imparare a diluirlo.
Il rischio di diventare
integralista vorrei evitarlo, e non è detto che ci riesca, ma gli anni e le
persone che, poco a poco, ho perduto, mi hanno colpito ed affondato, quasi
affondato.
Se galleggio ancora è per
inerzia e stupidità e fortuna/sfortuna.
Già mio padre era stato chiarissimo
in una frase che mi è rimasta addosso e di tanto in tanto ritorna. Sino a poco
prima io ero per l’eutanasia sempre e comunque. Dopo che lui ebbe pronunciata
quella frase il dubbio iniziò a farsi molto forte.
E pure tu eri per l’eutanasia,
e se fosse venuto il momento di una scelta non ti saresti tirata indietro, e
neppure io. Per fortuna non dovemmo mai farla, quella fu buona sorte.
E penso al tuo dolore, alla
tua paura, a quando io lo sentivo e lo ignoravo, lo rimuovevo.
Quel tempo ora finito che a te
è costato tanto, a me ha dato forse più di quello che ti è costato. Ora so che
per me è stato un regalo, anche le ultime ore lo sono state. E sono state un
regalo anche per altre persone.
Alla fine una vita conta per
il ricordo che lascia, solo per quello.
Ed allora non solo io, ma
tutto era diverso.
Ciao,
Viz.
Silvano C.©
(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte,
grazie)
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