Era da un po’ che non ci tornavo, ed un po’ lo
desideravo. Se ricordi avevamo rinunciato ad andarci in auto perché il centro
era irraggiungibile e gli ultimi tempi ci andavamo in treno. Ieri però è stato
diverso. Non puntando al centro ma arrivando nella zona del Lido e dello stadio
Druso in auto ci si poteva avvicinare.
Ma in quegli anni come mai non ci
avevamo pensato? Forse hanno cambiato la viabilità o solo qualche senso unico? In
ogni caso sono arrivato in centro in una ventina di minuti, e in poco tempo ho
ritrovato tutti i nostri posti, o quasi tutti. Ad esempio è sparito da anni
quel negozio di giocattoli, oppure alcuni ristoranti neppure ricordo più dove
stavano, ma quelle due stupende cartolerie a più piani quasi ai due estremi di
via Portici ci sono ancora, e sono rimasto alcuni secondi attaccato alla
saracinesca di una di queste, a spiare all’interno e ad immaginare di vederti
camminare tra quegli scaffali. Quanti anni…
E poi era tutto chiuso, come sempre
la domenica a Bolzano, anche se in realtà, rispetto ad un tempo, anche qui il
mercato ha imposto un minor rigore sulle aperture nei giorni festivi.
Ma ne
avevo bisogno, e alla fine sei riuscita farmi un regalo inaspettato. Ho visto
una sfilata che non pensavo che avrei trovato, mi sono distratto, ho scoperto
così punti nuovi della città.
Tu mi fai capire in ogni modo che devo andare
avanti, e io ci provo. Ma ad una sola condizione. Non mi ci far andare senza
seguirmi. Ciao, Viz.
PS- Anche quel punto vendita Sacher
in piazza Walther era chiuso perché domenica. Peccato!
Silvano C.©
(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte,
grazie)
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