lunedì 29 luglio 2019

forse non me lo merito, o forse sì



Eppure non avrei voluto rivederti così.
So che un raffreddore estivo è fastidioso, e magari provoca incubi, ma non questo. Che poi non è neppure stato un incubo ma piuttosto uno scherzo, una forma di proiezione-ritorsione, una realizzazione quasi reale di mie stupide paure, o altro ancora, che non so decifrare.

Sai che aspetto di rivederti, e non necessariamente in modo consolatorio. Mi va pure bene che tu mi faccia ripensare alle mie cose sbagliate; ne ho fatte talmente tante che non serve neppure molta fantasia o una memoria particolarmente precisa per recuperarne a manciate.

Non passa un solo giorno. Non uno solo che non ripensi a come ritrovarti, e tu torni in questo modo.

Ora mi resta il malessere di cose che pure ho pensato, che temevo. Sbagliando.
Ti ho vista come avevo paura di poterti vedere, e sbagliavo.
Eppure sei stata presente. In qualche modo mi hai mandato un messaggio. Ora devo decifrarlo, per quanto posso, in attesa di capirlo meglio in futuro.
Resto ostaggio, non posso lamentarmi e non mi va neppure di vedermi in vacanza in un altrove che per me significa solo luoghi già vissuti.
E lascio un ulteriore segno qui, per ritrovarlo, quando sarà il momento, per capire, per ritornare, perché è tutto quello che posso, per ora.

                 Ciao, Viz.

                                                                                               Silvano C.©   

(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

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