domenica 14 settembre 2025

Molte vite

Più di una vita, anche se la vita sembra una sola. La prima e probabilmente unica è quella che inizia con la nascita e termina con la morte. Ci sono molte opinioni diverse sul momento reale dell’inizio, influenzate anche dalle convinzioni religiose e personali, meno invece sulla fine.

Altre vite, secondo alcuni, sono quelle delle quali ognuno di noi può avere esperienza leggendo libri, quindi immedesimandosi in persone vissute in altri Paesi, in altri momenti storici.

Posso aggiungere poi di vivere in parte la vita delle persone a me più o meno vicine, e questo deriva dai loro racconti, dalle esperienze diverse delle quali vengo fatto partecipe. Tuttavia non sono morto con alcune di queste persone quando queste se ne sono andate per sempre, e tu Viz ne sai qualcosa. Io ne conservo il ricordo, lo ritengo un mio imperativo, ma non posso sostituirmi a nessuno, neppure a te.

E poi ci sono le vite parallele, che si accavallano alla mia reale e diurna, quando sogno, quando la mia mente vaga nella memoria e nella rivisitazione di quanto ho appena visto, letto, ammirato o criticato. Queste vite sono mie e di nessun altro. Mi fanno tornare in situazioni che ho vissuto, mi prospettano soluzioni a problemi che incontro, raramente assumono la forma di incubi e, più frequentemente, rivedo chi ho conosciuto e chi conosco, confondo tempi e luoghi. Finché ci sono dentro l’illusione è totale, e inizia a svanire solo dopo il risveglio.

Ciao, Viz. Ho troppi dubbi.

                                                                                                    Silvano C.©

                           (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

sabato 13 settembre 2025

Kintsugi

Certi giovani mi provocano un senso di rifiuto. Non ne sopporto la supponenza tronfia di chi crede di aver capito ogni cosa, con una barbetta ancora incerta che vorrebbe camuffare il viso con la pelle troppo liscia del ventenne che da poco non ha più brufoli. Non penso che la vecchiaia in compenso sia un’età dell’oro, sono consapevole dei danni che il tempo provoca al corpo e alla mente ma, senza esagerare, ammiro di più alcune rughe e i segni del dolore che la vita ha inevitabilmente lasciato nello sguardo. Più di una volta, avendo a che fare con ragazzini dell’età scolare e poi con gli amici di nostro figlio, mi sono trovato a pensare molto più belle le madri delle figlie. Nel caso di un cantante famoso sin dai miei anni giovanili, che cantava allora un suo pezzo notissimo, la scoperta di lui ormai anziano che aveva mutato la sua voce facendola diventare molto più profonda e meno melensa me lo ha reso immortale, unico, mentre prima era stato solo uno tra i tanti. Forse non per tutti avviene questo, la vita che scorre certamente ha effetti diversi su ognuno di noi e alcuni, sicuramente, peggiorano visibilmente. Eppure alcune ferite lasciate dagli eventi aggiungono valore, invece di diminuirlo, e sanno compensare la gioventù perduta. Ciao, Viz.

                                                                                                    Silvano C.©

                           (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

venerdì 12 settembre 2025

Mi contraddico

Ci sono innumerevoli chiavi di lettura dei fatti. Ritengo falso definirli oggettivi, o almeno deviante. I fatti vanno interpretati, e lo stesso identico fenomeno si può vedere in tanti modi. Anche gli episodi dei quali sono protagonista o testimone posso pensarli o vederli diversamente col tempo che passa e a seconda del mio stesso umore. È così che nascono le narrazioni in ogni campo, che si creano la fiducia, il consenso politico, le contrapposizioni sociali. Che la miseria esista sembra oggettivo, ma se appena si tenta di spiegarla o di indicare soluzioni per superarla ci si divide. Quindi vivo alla giornata, mi lascio influenzare da una parola rubata per strada, da una pagina di un libro, dal commento di un amico o da un’opinione letta su un social. E le notizie che mi arrivano a volte mi aiutano altre volte mi colpiscono come mazzate. Perdo poco alla volta persone di riferimento, in alcuni casi importanti, e sento che altre si stanno lentamente spegnendo. Che brutti ricordi mi evoca la frase si sta spegnendo, che ferita mai rimarginata si riapre. Ma non c’è nulla da fare, comunque tenti di leggere questa situazione che oggi tocca una delle mie amiche più importanti, e che è stata nostra amica comune, le interpretazioni hanno la testardaggine di contraddire l’affermazione di apertura. Comunque vada si può capire in un solo modo, che non mi piace. Così mi contraddico, lo so, da un’affermazione passo alla sua negazione. Ne sono consapevole, ma non so farci nulla. Ciao, Viz.

                                                                                                    Silvano C.©

                           (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

giovedì 11 settembre 2025

Anni belli

Non capisco perché. Ma tu sai spiegarlo perché tutto è così assurdo, complicato, malvagio, inutilmente doloroso? Chi vive in coppia è destinato a perdere prima o dopo il compagno o la compagna. Chi potrebbe avere una vita lunga che si spera felice viene ucciso da una malattia negli anni giovanili o a causa della violenza di altri uomini. Il bambino desidera un giocattolo, un dolce, una carezza, poi lentamente perde il piacere di quelle prime volte, e recuperarlo gli costa fatica per tutti gli anni che verranno. Qualcuno sembra essere al mondo per far male agli altri, magari inconsapevolmente nei casi migliori, ma non quando si tratta di persone che sfruttano il lavoro altrui senza pagarlo il giusto, e sono tanti che non ricevono quanto dovrebbero. E si muore cadendo mentre si lavora, si viene aggrediti per strada o in famiglia, si lotta inutilmente per non sprofondare nelle sabbie che inghiottono, bruciati in un rogo, dilaniati della pazzia che, a volte, arriva inaspettata, o dalla demenza senile, dagli incubi che non fanno sperare nulla di buono. E qualcuno dice che la vita è bella, lo pensa veramente, e immagina un mondo migliore che ognuno può avere. Eppure, lo ammetto, ho vissuto anni belli, non so negarlo. Ciao, Viz.

                                                                                                    Silvano C.©

                           (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

mercoledì 10 settembre 2025

Abitudini

È normale. Quando si perde per un po' l’abitudine, buona o cattiva che sia, è sempre un po' difficile ricominciare come prima. Ciò che è buono però occorre ripristinarlo al più presto e approfittare, in compenso, per smettere con alcuni vizi divenuti consuetudinari. La vita, se non finisce, va avanti con sempre nuovi adattamenti e modifiche a quello che è stato. La nostra fotografia anche solo di un mese prima è ormai storia personale, non è più attuale. Mi riprometto da tempo di far piazza pulita di alcune cose che conservo e non utilizzo da anni, e di tanto in tanto inizio, poi, quasi subito, smetto. Non ho ancora capito, mi rifiuto di farlo, che ciò che conta è veramente poco, l’essenziale è fondamentale mentre il resto serve solo a occupare spazio. E in tutto questo non dimentico l’invisibile a tutti o quasi che per me rimane sempre presente, anche se la memoria un po', anche su questo, inizia a tradirmi. Ciao, Viz, non sparire…

                                                                                                    Silvano C.©

                           (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

martedì 9 settembre 2025

Per caso

Chissà se è vero che le cose avvengono per caso, quelle importanti e quelle insignificanti, e che la nostra volontà incide in mondo molto minore su quello che ci capita nella vita. A volte alcuni incidenti arrivano che sembra ce li siamo cercati, ma questo non toglie che un po' di fortuna avrebbe potuto evitarceli. In questi giorni strani e con preoccupazioni e con stanchezza mi è capitato di dire in tre occasioni che noi solitamente dalle malattie ne usciamo sempre vincitori, salvo un’unica ultima volta. Ho modificato, adattandola, una frase famosa di Woody Allen, ma questo è servito a strappare almeno un sorriso. Ciao, Viz. Il tuo sorriso però mi manca ogni giorno.

                                                                                                    Silvano C.©

                           (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

venerdì 22 agosto 2025

Nel bene e nel male

Ci disperderemo come viandanti nella tormenta

Ci perderemo di vista come coloro che, nel porto, salgono a bordo di navi che hanno destinazioni diverse

Ci ritroveremo nell’isola che non è mai esistita al tempo del mai

Smetti di venire dove non sono perché sono già dispersa

La consolazione è traditrice, promette ciò che non manterrà

Per ora resisto, diversamente, ma nulla è destinato a durare

... ma siamo stati bene, nel bene e nel male

                                                                                                    Silvano C.©

                           (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

Post più popolari di sempre

Post più popolari nell'ultimo anno

Post più popolari nell'ultimo mese

Post più popolari nell'ultima settimana