Li ho visti poche sere fa, ogni
tanto li incontro, ci conosciamo poco, un saluto e via. Se ci vediamo da
lontano, come l’altra sera, non sentiamo il bisogno di avvicinarci. Loro stavano
vicini, camminavano vicini, parlando tra loro. Sono in pensione da alcuni anni.
Stronzi…
Ho un’amica che vedo poco ma è stata e rimane importante. Da alcuni anni
ha problemi di salute. Recentemente le hanno trovato un tumore, e non ben
chiaro dove sia localizzato. Si è arrabbiata, si è impensierita, non si è
spaventata, quello no, so che non ha queste paure, accetta le cose che devono
venire, ma vorrebbe chiarezza. E si è arrabbiata perché nelle indagini ci sono
state incompresioni, ritardi, imprecisioni. Tutti naturalmente si arrabbiano,
anche tu ti arrabbiasti in una situazione simile, ed alla fine
sappiamo come è andata. Ora lei ha trovato un’amica che conosce un medico che a
sua volta le ha fatto conoscere un oncologo… Ora mi fermo nel dire, oltre non
posso andare. Potrei piangere, anzi, lo faccio. E penso: stronzi!
Se avessi il potere lo userei,
ma sono uno stronzo senza alcun potere, non quello che vorrei almeno. Sono rimasto
in ostaggio della vita, e non mi voglio sottrarre ai miei impegni. Non ne ho
diritto. Eppure penso ancora, sempre, e non è solo uno sfogo: stronzi!
Ciao,
Viz.
Silvano C.©
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grazie)