Alla ricerca dell’età felice, che forse non fu felice come nel ricordo.
Alti e bassi, attrazione e stanchezza, condivisioni e separazioni, verità e bugie. In una parola amore e odio, a volte non così separati come dovrebbero.
Il centro di gravità permanente non esiste, inutile farne il centro della ricerca, va bene in una canzone, è utile a indicare un ideale sapendo che si tratta di emozioni.
Potrei elencare molti miei difetti, che per pietà non farò, basta che li vedano quelli che mi conoscono. E ugualmente potrei fare coi miei pregi, non sono tutto e sempre sbagliato, magari solo un buon diavolo che a volte sa dove mettere i coperchi.
Un personaggio in cerca d’autore, forse, anche se non credo di meritare di essere protagonista di alcuna opera da mettere in scena. So recitare poco e male, in pubblico parlo ma senza molta scioltezza. Vidi alcuni grandi attori come sanno dominare il palcoscenico, la platea, i palchi e il loggione. Quasi tutti ormai sono morti. Andavo a teatro negli anni giovanili, e ormai quel tempo è finito.
Era un’età felice? Adesso mi verrebbe da rispondere sì. Tu eri con me. Ciao, Viz.
Silvano C.©
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