Come ho utilizzato il mio tempo per te? Di recente ho l’impressione di dedicare adesso più tempo alla tua memoria, di parlare con te come se mi potessi rispondere come allora, di quanto feci quanto eri qui, e mi potevi criticare o sostenere, obbligandomi a prendere atto che in alcuni casi le mie erano fantasie, allucinazioni, paure senza motivazione, oppure mi facevi capire che esistevano altri problemi, più importanti. Da quegli anni il tempo ha portato mutamenti, alcuni belli altri no. Pensavo che avrei trascorso con te parte della mia vecchiaia, e questo non è avvenuto. Adesso fingo di essere stato attento, ma non lo ero, o non abbastanza e non sempre. Fatta la tara della mia stupidità di fondo, della quale non sono completamente responsabile, resta il peso netto delle vere azioni, di quanto ho fatto consapevolmente o con leggerezza. Adesso ti posso dedicare qualcosa, ma non è come portarti un regalo come un fiore, un libro, un cioccolatino o una scatoletta. Quello non mi è più concesso, e amerei farlo ancora, tuttavia. Ciao Viz.
Silvano C.©
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