domenica 1 giugno 2025

Senza pietà

Ti manderei Affanculo che, per dirla con una battuta non mia, sembra sia una nota località turistica non lontana da Quelpaese. Mi vendicherei volentieri per quello che hai fatto o non fatto quando sarebbe stato il momento, a volte ci ho pensato. In certe giornate solitarie ripenso ai nostri dialoghi di decenni fa, e ora mi verrebbe la risposta giusta, che allora non seppi dare. Saprei metterti a posto, ora, senza pensare troppo alle paure di eventuali conseguenze. Mi piacerebbe vederti piegare sotto gli stessi miei problemi che non capisti quando ti chiesi più o meno esplicitamente aiuto. E da allora, infatti, nulla fu più come prima. Da quel momento iniziai a cercarti di meno. I giudizi mutano col tempo, le amicizie si sciolgono col caldo estivo e anche nel gelo invernale, basta non tenerle curate e non innaffiarle troppo. Di recente ho sentito che un’amicizia vantaggiosa vale poco, penso sia vero. Non avrei pietà adesso, neppure di me stesso, per le risposte o le frasi infelici che avrei potuto risparmiarmi se solo fossi stato più attento, per quello di sbagliato che feci anche contro i miei stessi interessi ma principalmente contro chi non lo meritava. Accuso gli altri delle stesse mie colpe, non speculari ma simili. A volte immagino di essere senza pietà, e io per primo tuttavia ho bisogno di pietà, e di perdono. Ciao, Viz. Hai capito che non mi riferivo a te, immagino, ma non sai esattamente a quanti ho pensato, perché sono stati tanti. Alcuni perduti irrimediabilmente.

                                                                                                       Silvano C.©

                           (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

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