Un asterisco non è leggibile, obiettano poi molt*, e allora che si fa?
Già, che si fa? E perché mai l’asterisco dovrebbe essere la soluzione al
problema? L’asterisco evidenzia il problema, e nella forma scritta è
inclusivo di qualsivoglia soggettività, perciò dal canto suo ha già
fatto tanto sporco lavoro. E quando poi ci si trova a doverlo
pronunciare, ci si sente spiazzat*: si comincia a farfugliare, a
mescolare maschile e femminile, ad evitare le desinenze.
(continua a leggere)
Non aggiungo nulla, se non la riflessione che le parole sono importanti...
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