giovedì 6 giugno 2019

stronzi



Li ho visti poche sere fa, ogni tanto li incontro, ci conosciamo poco, un saluto e via. Se ci vediamo da lontano, come l’altra sera, non sentiamo il bisogno di avvicinarci. Loro stavano vicini, camminavano vicini, parlando tra loro. Sono in pensione da alcuni anni. Stronzi…

Ho un’amica che vedo poco ma è stata e rimane importante. Da alcuni anni ha problemi di salute. Recentemente le hanno trovato un tumore, e non ben chiaro dove sia localizzato. Si è arrabbiata, si è impensierita, non si è spaventata, quello no, so che non ha queste paure, accetta le cose che devono venire, ma vorrebbe chiarezza. E si è arrabbiata perché nelle indagini ci sono state incompresioni, ritardi, imprecisioni. Tutti naturalmente si arrabbiano, anche tu ti arrabbiasti in una situazione simile, ed alla fine sappiamo come è andata. Ora lei ha trovato un’amica che conosce un medico che a sua volta le ha fatto conoscere un oncologo… Ora mi fermo nel dire, oltre non posso andare. Potrei piangere, anzi, lo faccio. E penso: stronzi!

Se avessi il potere lo userei, ma sono uno stronzo senza alcun potere, non quello che vorrei almeno. Sono rimasto in ostaggio della vita, e non mi voglio sottrarre ai miei impegni. Non ne ho diritto. Eppure penso ancora, sempre, e non è solo uno sfogo: stronzi!

                                             Ciao, Viz.


                                                                                               Silvano C.©   

(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

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