mercoledì 14 febbraio 2018

rammendare




Rammenda!

Come dici scusa?

Rammenta!

E così è ancora peggio. Non so se ho capito, cosa intendi dire?

Ricorda, uno dei tuoi compiti è ricordare. Essere, per quanto puoi, memoria storica, prima di tutto per te stesso ma subito dopo per il rispetto che devi alle persone che ti sono state vicine, quindi nuovamente a te stesso.

Certo, quello mi è chiarissimo. Magari non lo eseguo nel modo migliore possibile, ma ci provo. Ci provo da sempre.

Inoltre ricuci, riallaccia, tenta di recuperare in qualche caso chi pensavi di sentire lontano. Scorda torti che pensi di aver subito, almeno quelli di minor peso e magari solo supposti, creati dalla tua fantasia.

Un po’ lo sto facendo, lo sai, questo provo a farlo, a modo mio. Non è facile per nulla, in alcuni casi, e in altri considera pure sconfitto ogni mio tentativo realizzato di malavoglia.

Lo vedo che ci provi, lo so, ma non è abbastanza, lasciando perdere i casi che dai per persi. Tu non troverai un’altra come me, te lo dicevo sempre, lo ricordi anche adesso. Te lo spiegavo sorridendo, un po’ per scherzare, e quando capitava non pensavo a come sarebbe andata. Quando ho iniziato a capirlo non l’ho più detto. Mi avrebbe fatto troppo male, ti avrebbe fatto troppo male, ci avrebbe fatto troppo male.

Scherzavi ma avevi ragione. Ci eravamo plasmati a vicenda, imperfezioni che si compensavano, tasselli che si potevano adattare solo ed esclusivamente ad una ben precisa posizione, tessere di un mosaico sagomate a mano, di misura. Ora sarebbe impossibile riposizionarle se non distruggendo parte del disegno generale, cosa che non voglio, che non mi interessa. Io vorrei consolazione senza scordare. E riguardo al rammendo ti confesso che mi sto scoprendo un piacere sottile, strano, forse degno di altri fini. Uso sempre più spesso l’ago ed il filo. Usando gli occhiali per vedere meglio copro e tento di correggere ciò che il tempo falla. È divertente anche se inutile contrastare Crono, del resto quante sono le cose inutili che tuttavia ci distraggono e ci portano pensieri meno tristi?

Lo vedo, lo vedo. E sembra persino tu ti diverta a stirare. Non ti dirò ancora rammenda allora, e neppure rammenta. Non serve.

No, non serve, non credo proprio. 

PS. Buon San Valentino, Viz.


                                                                                         Silvano C.©  
 (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

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