domenica 25 febbraio 2018

Parlando di dolmades, e non solo di dolmades.







Oggi ho mangiato alcuni dolmades


Lo so, ho visto.


Li avevo trovati per caso, confezionati. Non erano come li mangiai la prima volta in Grecia, però…

Lo so.

Sai anche perché li ho comprati e poi oggi li ho mangiati.

Sì, lo so.

E sai anche perché ho comprato ormai molto tempo fa quella bottiglia di verdicchio. È da quando sei partita che non ne bevo più. Con te berlo era diverso. Pensavo di stapparla una sera ed ubriacarmi, pensando a Sirolo, e a quell’estate.

Poi stai male, non farlo.

Ma non mi va di berla con altri, con nessun altro. Non quella bottiglia almeno. 



Ieri poi ho fatto un piatto di pesce con il riso nero, proprio ieri sera.


Deve essere stato buono, a me non lo avevi mai preparato.


È vero, ma l’ho scoperto da poco, ed è stata la prima volta che l’ho cucinato.

Vedi che la vita va avanti? tu non ci vuoi credere, ma si vive, malgrado ogni cosa. Si deve vivere.

Sarà come dici, ma non è come prima, non lo sarà più.

Nulla sarebbe comunque come prima. Noi saremmo cambiati, lo sai. Stavamo cambiando, forse avremmo pure risolto alcune cose, ma saremmo comunque cambiati.

Tra una settimana si vota. Il 4 marzo ci sono le politiche.

Lo so. Votammo assieme al referendum del 4 dicembre 2016, e fu la mia ultima volta al seggio, e l’ultima volta che persi.

Perdemmo, non hai perso solo tu in quell’occasione. E perderò pure domenica prossima, ma io voterò per il meglio possibile.

Forse non conta perdere o vincere, ma conta votare per ciò in cui si crede.

Non mi va che vincano le destre disunite o gli onesti di nome, di illusione e di protesta o i razzisti o i fascisti o i duri e puri che alla fine dividono e ci faranno male. Ma perderò senza alcun rimpianto.

Pensa alla gattina. Mi sarebbe piaciuto vederla prima. Peccato.

Spiace pure a me, ma è bella, vero?

Sì. È molto bella. Hai fatto bene a cambiare idea, ed a farla venire in casa.

È vero. Prima ho tentato di oppormi, ma dopo l’ho accettata. È stato giusto così.

Vivi, Silvano, vivi.

Lo farò. Intanto tra poco esco e passo a trovarti.




                                                                                         Silvano C.©  

 (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

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