mercoledì 16 agosto 2017

quota 2600




Ieri

Non ha senso andare in montagna in un giorno di festa avendo a disposizione altri giorni, potendo scegliere come facevamo un tempo i momenti con meno persone in viaggio ed i periodi un po’ più tranquilli. Ora però non ho la possibilità di scelta, dipendo maggiormente dalle decisioni altrui, ed è così che ieri, giorno di ferragosto, sono salito in montagna, sino a quota 2600 o poco meno. Non sarei mai andato se avessi dovuto decidere io, non così in alto almeno né così lontano, ma alla fine la cosa mi ha fatto piacere perché ho visto luoghi che altrimenti difficilmente avrei raggiunto. Sono salito oltre il limite che pensavo di non superare, ed ho trovato tanta gente, anche bambini, che camminavano su sentieri dolomitici. Non tutti educatissimi, ed il silenzio che speravo di trovare ho dovuto cercarlo isolandomi un po’, rimanendo indietro e sentendomi libero di parlarti, anche se solo per pochi minuti. Poi ho appoggiato un sasso, per te. Ed ho sperato che tu usassi i miei occhi per vedere, il mio cuore per capire non solo con la mente, le mie mani ed i miei piedi per toccare e camminare. Ho anche mangiato una fetta di ottima torta Sacher, non originale ma certamente degna del confronto, solo un po’ più rustica. Spero tu un po’ l’abbia assaggiata ed abbia fatto il confronto con quella della nostra pasticceria di fiducia.

Oggi

I muscoli non mi fanno più male, la salita e la breve sosta in tre rifugi sono depositati tra le cose che ho fatto. Ho pure regalato a nostro figlio una maglietta comprata ieri nell’ultimo dei rifugi, quello più alto, come facevamo un tempo quando andavamo assieme. Oggi la metà di agosto è superata, forse il periodo più afoso è alle spalle, ed è un giorno nuovo, ancora di attesa, ancora di ricordi.

Domani

Domani è il nostro anniversario mensile peggiore, una data che non accetto ancora, che vorrei superare senza pensare. Domani starò in silenzio sui social. Non assente, ma in silenzio. Forse in privato qualche parola la scambierò, sento il bisogno di dire ed ascoltare, ma ancor di più vorrei dire a te, ascoltare te. Stamane ti ho sognata, era da un po’ che non capitava. Forse sei venuta perché ieri mi sono distratto? Dovrei distrarmi più spesso, se fosse così, ma non domani, che dedico a te. Ciao, Viz


                                                                        Silvano C.©  
 (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

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