giovedì 20 luglio 2017

conversazioni al telefono

La stranezza del tempo che si ferma, ma che improvvisamente corre e recupera tutto, con gli interessi.
Io ti telefonavo, tutte le sere, e poi improvvisamente non è stato più possibile. Ora spiegami che il tempo continuava il suo cammino e non stava immobile, ad aspettare che ti ritrovassi uguale. Spiegamelo, forse lo capirò.
E tu, invece, che sentivo vicina anche da lontano, ed ora non posso più sentire, né da vicino né da lontano? Tu non dici nulla ma il tuo silenzio rompe i timpani, è un fatto oggettivo, somatico, viscerale e non controllabile.
Raccontarlo serve, mi serve, ti riporta al presente, non ti lascia scappare o nasconderti o tentare di sparire.
Non sei sostituibili, devi entrare a far parte in modo meno doloroso della mia vita, certo, ma non puoi andare.

                                                                        Silvano C.©  
 (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

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