martedì 13 giugno 2017

ma allora? sei sempre qui?

In che senso scusa?

Sei andata via o sei sempre qui?

Sino a quando non mi lasci andare io devo restare. Sino a quando sentirai il mio bisogno io non solo devo ma voglio restare.
Se ogni giorno che sorge sulla terra mi vieni a trovare dove tu stesso hai messo i miei resti mortali in quella elegante cassettina, senza mai attardarti troppo (un semplice saluto, si potrebbe definire) e continui un dialogo ininterrotto con me da mesi, io cosa potrei fare?

Non lo so, ti confesso sinceramente. Non so neppure cosa potrei chiederti. Tu vivi ormai dentro di me, dentro i miei pensieri che conosci benissimo, e so che in parte sei solo una mia fantasia. Tuttavia sei talmente reale che quando avverto voci di persone vive che passano accanto a me mi sembra che vengano ad interrompere il nostro dialogo, e per me sono un disturbo.

Cosa hai mangiato oggi?

Lo sai senza fare la domanda.

Certo che lo so. Come so che si stanno ripetendo in parte le stesse cose di sei mesi fa. Sei tu che le vuoi ripetere, in modo simbolico. Oggi è martedì 13 giugno come allora era martedì 13 dicembre. Ed aspetti con ansia domani, e dopodomani, sino al 17, e poi sino al 21…

È vero, non lo nego. I mesi passano ed io tendo a dare a queste ricorrenze mensili un loro valore, per non farti volare via. Il 17 poi mi asterrò dagli interventi sui social, e non so esattamente spiegartene il motivo. Ti voglio ricordare, ben sapendo che non ti posso scordare. Credevo anche di smetterla con questa cosa, poi ci ho ripensato. Sono io che decido se e come continuare.

Tu vorresti altro però, sei leggibile come un libro aperto da terza elementare, pieno di figure, perché so che ami pensare e raffigurare quello che leggi e pensi. Tu vorresti un mare blu, ora che è la stagione giusta, vorresti avere il mio corpo ed il tuo corpo di allora, e forse anche altri corpi (stendiamo un velo su questo). Vorresti piegare a tuo comodo il tempo. Vorresti rivivere quello che hai vissuto e magari, non guasta, raccogliere qualche occasione che hai lasciato perdere o che hai perso per tua paura, magari prima ancora di conoscermi.

Ora stai esagerando. Io cerco te, penso a te, tutto il giorno non faccio altro e…

E capita che stavolta io abbia voglia di litigare. È vietato? Tu mi stavi sempre due passi avanti. Ti chiedevo di andar piano e tu non capivi. Ti assecondavo nei tuoi desideri e tu non apprezzavi. Non apprezzavi neppure me, ammettilo. Ma io te lo dicevo, ricordi? Dove la trovi un’altra come me?

È vero, lo ammetto. Hai ragione. Stavolta sono io che non ho desiderio di litigare. Finiamola qui, per ora. Ciao, Viz.
                                                  Silvano C.©  
 (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

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