sabato 24 giugno 2017

l’ho visto

A volte mi definisco diversamente credente, anche se da un po’ concedo poca importanza alle definizioni e cerco di puntare maggiormente al senso attribuito ai valori, alla sostanza del comportamento, all’esempio chiaro ed esplicito dei fatti.

Dopo la premessa un po’ pleonastica devo testimoniare che l’ho visto, anche se lo capisco meglio ogni giorno di più.

L’amore terreno, fisico, sessuale, amichevole e spirituale allo stesso tempo, fatto di complicità e di progetti, di sacrifici finalizzati, di pensiero costante per i figli, di errori condivisi o perdonati, di attrazione e di dedizione… e di tanto altro, esiste.
Io ne ho avuto un esempio nei miei genitori, e specialmente in quanto ha fatto mio padre dopo che mia madre ha iniziato ad avere grossi problemi di salute.

Anni ed anni di vicinanza in tutti i sensi, di volontà di riempirle la vita, portandola in giro in auto anche quando non riusciva più a camminare, seguendola sempre nel suo lunghissimo calvario durato anni ed anni.

Se giustizia esiste, mia madre non ha avuto un trattamento giusto dalla vita. Se giustizia esiste questa ha preferito altri, ne sono convinto.
Tuttavia mia madre è stata amata come poche altre, è stata mantenuta in vita dalla volontà di non perderla di mio padre, è stata spostata da ospedali e cliniche secondo burocrazia e regolamenti, e lui non l’ha lasciata sola mai, ovunque si trovasse, estate e inverno.
È stata ricoverata anche in quella clinica di Ferrara dove venne assistito Federico Fellini, e anche lì mio padre non mancò mai. Io ricordo che una volta le portai un uovo di cioccolato, era Pasqua, e lei credo che ne assaggiò un piccolo pezzetto.

Ma era lui che le stava vicino. Noi due figli eravamo entrambi lontani, sposati e con la nostra famiglia. E mio padre mai un lamento per quello che doveva fare. E voleva fare tutto da solo, sino a quando fu costretto ad accettare un aiuto esterno.

Se io ti avessi amata così, Viz, se solo fossi stato capace di essere come mio padre. Ma ognuno di noi è ciò che è, fa ciò che sente o che puo’, affronta la vita e la sofferenza secondo i propri mezzi umani. Tu mi dicevi sempre che avrei iniziato a portarti in giro anche se tu fossi rimasta immobilizzata, come mio padre faceva con mia madre. Ed in effetti in questo non sbagliavi di molto. Io ci ho provato, almeno un po’, ma tu te ne sei andata molto più in fretta, e più giovane. Non me ne hai dato molto di tempo per vedere dove potevo arrivare.

Io posso dire quindi che l’amore l’ho visto, quello che si può vedere in terra, quello che tutti noi possiamo sperimentare ora, se abbiamo vicino le persone giuste, senza aspettare una vita futura, senza rimandare ad un domani ipotetico. E serve tanta forza, non l’aiuto di qualcuno.
L’amore la forza la sa trovare, se occorre, senza chiederla ad altri.


                                                                        Silvano C.©  
 (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

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