mercoledì 28 giugno 2017

dammi




Dammi la calma e la capacità di distinguere sempre, nel caos quotidiano delle sollecitazioni di ogni genere, i motivi per i quali vale la pena impegnarsi, o almeno iniziare a pensarci seriamente, da tutti gli altri, rumore di fondo che distrae e toglie energie inutilmente.

Dammi la forza di continuare tutto quello che ho iniziato e merita di essere concluso, perché un senso serve, aiuta anche altre persone.

Ti direi anche di darmi altre cose alle quali terrei ancora di più, ma queste sono al di là della mia portata, sono oggettivamente impossibili.
E non chiedo la forza del giudice, del guerriero, o del giustiziere. Non saprei usarla nel modo corretto, farei certamente errori, qualcuno ne soffrirebbe per colpa mia, e mi farei prendere la mano.

Dammi un altro tipo di forza, quella di saper sorridere anche di me stesso e delle cose sbagliate che faccio, del dolore e delle perdite. La forza di accettare la vita come sceglie di venire e di non lamentarmi troppo. Un po’ ogni tanto, magari, giusto per sfogarmi, ma senza esagerare.

Dammi la forza di accettare quello che sai e di guardare avanti. Ne ho bisogno.

Vedi, tu che mi leggi, cosa chiedo, ma neppure io posso dirti a chi lo chiedo. Non serve saperlo, credo.
È solo una forma di comunicazione che ho scelto, un artificio per chiarirmi, per capirmi, per rileggermi e vedere se ciò che ho scritto regge o è solo illusione e tempo perso.
A dire il vero però io una mezza idea me la sono fatta, e forse anche tu, ma non diciamolo esplicitamente.


                                                                        Silvano C.©  
 (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

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