mercoledì 22 marzo 2017

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Come vuoi essere ricordato negli anni che verranno, quale immagine credi che ti rappresenti di più? Non ignori, immagino, che ciò che tu vedi non coincide con quello che vedono gli altri, e la tua risposta è abbastanza inutile, perché è priva di senso la domanda.

Chi ti conosce pensa di te una parte della verità che ti riguarda, solo una parte. Anche mettendo assieme tutti coloro che hanno avuto la ventura di conoscerti il quadro complessivo che ne uscirebbe sarebbe parziale, esattamente come lo è la tua impressione su te stesso.

Non esiste una sola versione della narrazione, e poi valuta anche un altro aspetto che complica la questione, l’età. Sei il ragazzino cicciottello che non sa giocare a calcio, sei il maniaco solo parzialmente realizzato, sei il buon padre di famiglia, l’impiegato stimato ed apprezzato da tanti, l’organizzatore di incontri e viaggi, il bambino adulto che gioca ancora e non vuol crescere, il vecchio che si lamenta e si chiude in sé stesso, l’uomo felice anche senza sapere di esserlo, quello con la barba o quello senza?

Non puoi scegliere. Sei tutti loro, e anche molto meglio e molto peggio. La vita è topologia, non geometria euclidea. Come hai anche solo pensato di fermare un movimento, fotografarlo spacciandolo come l’assoluto, e definire tu il tuo ritratto finale? Nessuna autobiografia è oggettiva completamente, e ovviamente nessuna biografia.

Guarda come sono pieni di immagini fissate ed irreali i camposanti, quindi incomplete. Pensa alle cartelle cliniche degli ospedali, ai fascicoli personali raccolti negli archivi, alle valutazioni scolastiche ottenute negli anni, a tutti i dati raccolti da ogni tipo di associazione e continuando ancora ad ogni singola parola che ti riguarda e ti descrive. Quella è solo una parte della verità.

Anche tu non sfuggirai alla semplificazione che ti vorrà descrivere ignorando la tua complessità. Alla fine sarai in scala, e difficilmente sarà 1:1, ma 1:10000 magari, e molti particolari spariranno nel nulla. Come vuoi essere ricordato allora? Credo che ti converrebbe vivere ora, mentre hai la possibilità di essere 1:1, e non pensare a quello che sarà domani. Tanto, credimi, non sarà come ti piacerebbe.

1296 è solo il numero di questo post. Cosa pensavi che potesse essere?
                                                                       Silvano C.©  
 (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

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