mercoledì 24 agosto 2016

Leggere con lentezza

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Divorare un libro l’ho fatto, magari in tempi passati, magari con testi non molto impegnati, magari facendo solo quello per un giorno intero, magari.

Con i saggi è stato (ed è ancora oggi) diverso, o con i testi che dovevo o volevo approfondire per studio. Quelli non li ho mai potuti divorare, cioè leggere troppo velocemente. Spesso mi serviva anche prendere appunti, rileggere, e, molto raramente, sottolineare (odio segnare i libri).

Poi le situazioni mutano, si può iniziare in parte a scegliere di fare o non fare, di leggere o non leggere, e così mi è successo.

Ora un libro lo scelgo dall’odore, dalla copertina, dall’età di chi ha scritto, dai consigli che ricevo, dalle pulsioni irrazionali, dalle sensazione a pelle, dalle descrizioni in copertina, dalle conoscenze che ho dell’autore, e da altro ancora. Poi, una volta che il libro l’ho scelto, non sempre inizio a leggerlo. A volte lo dimentico, altre volte lo metto in un posto pronto per quando lo vorrò prendere, e non lo trovo più.

Insomma, quando alla fine inizio (alla fine inizio) a leggere è solo dopo vari ed inevitabili passaggi, mai gli stessi, o nella stessa sequenza. E allora il libro lo prendo e diventa per quel tempo che mi serve un compagno, che sta con me anche se non lo tengo aperto e scorro con gli occhi le sue righe.

Leggo in modo lento ed irregolare, quando mi viene la voglia e quando posso, e non è raro che mi addormenti alla fine di una pagina. Per pigrizia non muovo più la mano, e non sfoglio. Poi chiudo gli occhi, e continuo mentalmente, non realmente, ma non distinguo la differenza, perché io sono dentro la storia, sono un protagonista, o sono vicino.

Mentre mangio velocemente così inversamente leggo. Dovrei invertire, credo, ma intanto è così. Un libro che finisce troppo presto non lo conosco sino in fondo. Devo andarci a letto per conoscerlo.

                                                                                                                            Silvano C.©   

(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

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