martedì 12 gennaio 2016

perché




Sii lieto di ciò che hai, sii felice della tua sorte.
Altra non ne avrai, quella è tutta la tua ricchezza.

A pochi è data una vita facile, felice, lunga il giusto e senza grandi dolori. Non è neppure detto che ognuno la possa avere imitando la via seguita da altri. Prima di tutto con alcuni di noi la natura è avara, matrigna e non madre. Ci usa per i suoi esperimenti, anche per una sua fantasia balzana, donandoci strane malattie, deformazioni assurde, incidenti che non abbiamo cercato o pochissimi anni da vivere. Alcuni neppure nascono, ma vengono fermati prima ancora di vedere la luce del giorno.

Non so giudicare né arrivare a conclusioni. Sembra che siano aperte varie interpretazioni di questa realtà, e le risposte ai perché che possono emergere, che è normale emergano, non sono nelle mie possibilità.
Passeggiare in un bosco fa sentire in sintonia col mondo intero, se la stagione è bella e la situazione è favorevole a questo stato d’animo. Eppure basta poco perché tutto muti. Se ci si ferma ad osservare un capriolo ed è stagione di caccia la calma interiore che si è raggiunta in quel bosco può terminare con un colpo di fucile. E lo stesso avviene se si riflette su come vive il lupo, o l’orso, o il cane selvatico che si confonde col lupo. La preda del lupo sarà felice di essere il pasto del predatore? Io lo sarei se quella sorte toccasse a me? Non penso che il lupo sia cattivo, e che nessun predatore lo sia, ma che mi sbrani un animale buono o uno cattivo alla fine per me poco conta. Devo essere quindi felice di tutto questo?

Forse sì, però. La vita è strana, indefinibile, assurda e meravigliosa. Da una caduta ci si alza, si guarda il ginocchio sbucciato, e si ricomincia a correre. Da una giornata nera ci si ritrova, che è ormai notte, a guardare il cielo, immenso, irraggiungibile se non con la poesia e la fantasia, e alcuni pensieri virano, vanno altrove. Il non sapere rende possibile, e il possibile è il regalo. Si può passare da uno stato d’animo ad un altro, si può. Si può leggere di erotismo e capire che il limite si può superare, tenendosi per mano, rischiando assieme, senza rete di sicurezza. E il confine tra sesso sporco e amore puro si sposta verso l’orizzonte, si confonde, si scioglie in una nuova primavera. Potrei farmi sbranare ora? È quello il senso?   
Forse il senso è non cercare il senso, avere quello che si ha, anche la sfortuna, assieme alla fortuna, e non riflettere troppo, camminando nel bosco. Si può anche diventare amici di un lupo, credo, pure lui cerca l’amicizia.



                                                                                                        Silvano C.©   

(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

Nessun commento:

Posta un commento

I commenti offensivi o spam saranno cancellati. Grazie della comprensione.

Post più popolari di sempre

Post più popolari nell'ultimo anno

Post più popolari nell'ultimo mese

Post più popolari nell'ultima settimana