la signora

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Non chiederle l’età, non si fa con una signora. Non cadere pure tu nel suo gioco di specchi ed intrighi. Lei si nasconde, a volte bestemmia, è trasandata e si lascia un po’ andare, ma ha sangue nobile che non svela a chiunque.

So di persone che ne parlano male, non han capito nulla e sono fuggiti. Ne vedo altri che fingono di non sapere, che la vorrebbero puttana solo per loro interesse. La derubano, ma a questo è abituata e non ci fa neppure caso.

Lei lascia fare, ed accoglie da sempre. Coi preti ci litiga spesso ma poi van bene pure loro, non ne vale la pena.

Si spoglia d’estate dietro le sue tende pesanti, protetta dall’ombra e dal fresco dentro le grosse mura, e chi la spia sa che è una delizia. Lei non lo ignora, e si lascia ammirare, non finge stupore, ancora una volta sorride.

Non pensare di condurre tu il gioco, non ti riuscirà. Ritieniti fortunato se potrai giocare.

Quando arriva la nebbia lei ti spinge a cercarla, si nasconde e non parla. Tu rischi di perderti, e lei ti guarda. Tu sbagli strada e lei non ti aiuta. Alla fine si lascia trovare, lo fa sempre, quando vuole.

Pensavi di sapere? Ti sbagliavi! Se solo alza leggermente la gonna e mostra il suo piede, così, senza parere, allora capisci che non sai ancora nulla. E vorresti scoprire altro, e altro ancora, perché quello che hai visto non basta. 

Non confonderla con le altre però, non farlo mai, questo non te lo perdona. Se cadi in questo errore lei ti asseconda e te lo lascia pensare; non le importa per nulla. Lei sa bene chi è, e tu non sai chi hai perduto.

                                                                                                        Silvano C.©   

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