lunedì 5 ottobre 2015

il salvatore




Con la esse minuscola, sia chiaro, anche se l’allusione è altra, e pure se, non di rado, per noi è anche l’uomo della provvidenza (sempre e volutamente con le minuscole, ché di più non mi va di concedere).

Comunque ci organizziamo, noi esseri umani, non possiamo fare a meno di una guida alla quale assegnamo il compito di fare il lavoro al posto nostro (o come lo vorremmo fatto noi, o alla quale chiedere come andrebbe fatto).  Esperimenti anarchici riusciti ed assurti a dignità statale io non ne vedo, in nessun paese, quindi non mi sembra che sia una soluzione praticabile.
In natura poi, per quanto mi sforzi di trovare analogie con le organizzazioni sociali tra gli animali superiori (scarterei insetti, molluschi, lombrichi e simili invertebrati) non ne vedo.  Mi piace molto, ad esempio, la società matriarcale degli elefanti, nella quale la femmina più anziana (non la più carina, ma quella con più esperienza), controlla e guida il branco di sole femmine e di piccoli. I maschi, una volta adulti, conducono vita solitaria. Sanno badare a loro stessi. Fine della digressione.
Dicevo che non vedo alternative alla scelta di un capo, preferibilmente eletto in modo democratico e non investito a vita del potere (cosa che nuoce non poco alla salute pubblica, in genere).
Il problema è che noi siamo portati ad attribuire a chi ci guida una sorta di sovrumanità, di superpoteri, in modo, ben poco onesto, da poter poi far ricadere sul potere stesso ogni responsabilità di eventuali insuccessi o scelte sbagliate, mentre noi, ovviamente, abbiamo sempre pensato che era giusto fare in modo diverso.

Il gioco delle opposizioni al potere (quelle che il vero potere non lo vogliono, perché non accettano compromessi di alcun tipo) poi segue la stessa identica logica. C’è sempre un capo o ispiratore o gruppo al comando, ma in più c’è la grande libertà della critica ed una forma assolutamente ipocrita di comunicazione. Restare fuori e dire sempre come andrebbero fatte le cose, senza volerle fare in prima persona, per non sporcarsi.
Se devo essere sincero questo tipo di opposizione mi ricorda molto il comportamento del pensionato che osserva il lavoro di qualche operaio dall’altra parte delle transenne. Lui sa sempre quale attrezzo usare, e come usarlo, molto meglio di chi sta riparando, con fatica, una conduttura o un muro.

E niente. Abbiamo bisogno di un salvatore, di un capobranco, prontissimi a sceglierne uno nuovo appena quello in servizio non ci soddisfa più. L’idea che la democrazia, l’esempio sociale ed il comportamento corretto dipendano più da noi che da chi ci guida non è molto diffusa. 
Chi non ha mai pagato in nero neppure la sostituzione di un rubinetto, ha sempre dato allo Stato in proporzione ai propri guadagni, non ha mai parcheggiato in doppia fila e/o non ha mai saltato una fila, non ha abbandonato rifiuti in giro o buttato cicche per strada (che lo fanno tutti) e non ha mai chiesto un aiuto personale per risolvere un proprio problema senza seguire le vie della trasparenza scagli pure la prima pietra.


                                                                                                        Silvano C.©   


(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

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