venerdì 3 aprile 2015

Ape regina


Ichi, ancora piccolissima, appena inizia a giocare con le altre bambine, impara presto ad ottenere ogni cosa desideri. Le viene naturale, istintivo. Ogni suo desiderio è semplicemente un bisogno che le altre devono soddisfare. In cambio però, con chi si dimostra disponibile ad aiutarla, lei smorza ogni sua ostilità o aggressività, che invece mantiene ed accresce in modo regolare nei confronti di tutte le altre.
I genitori prima e le educatrici alle quali è affidata dopo, e che la vedono crescere, non si rendono neppure conto del suo comportamento. Capiscono soltanto che ha un carattere forte, nulla di particolarmente eccezionale o che desti preoccupazioni.

Da adolescente è sempre circondata da un piccolo gruppo di amiche, e sembra poco interessata ai maschi che le coetanee iniziano a vedere con occhi diversi. Ottiene risultati scolastici di eccellenza, viene lodata da tutti gli insegnanti che prevedono per lei un futuro di grande successo e prestigio. Nella manifestazione alla quale partecipa per difendere i colori del suo Istituto, in una gara sulle competenze tecniche e scientifiche, sbaraglia letteralmente tutti i concorrenti delle scuole della sua e delle prefetture vicine, ragazze e ragazzi, indifferentemente.

Alla soglia dei 25 anni Ichi è una donna affermata che controlla una ancor piccola ma molto particolare ed aggressiva agenzia di lavoro. A lei si rivolgono molti uomini e molte donne espulsi dalle società presso le quali erano impiegati, e che non accettano passivamente l’esclusione, come invece fa la maggioranza, arrivando non di rado anche al suicidio.
Lei offre sostegno a tutti, uomini e donne, ma mentre con gli uomini offre un aiuto per così dire standard, di facciata, affidando l’incarico a sue collaboratrici, con le donne è lei a seguire personalmente i singoli casi, e seleziona con cura le sue future operatrici.

L’agenzia O-Saka.Ni-Ichi, in meno di dieci anni di attività, ha iniziato a introdurre in molti posti chiave di varie società donne che si sono formate professionalmente nella sua sede centrale. 
In seguito ha apparentemente interrotto ogni tipo di rapporto con tutte loro, ma in realtà ha continuato a sostenerle in ogni modo lecito e non lecito. Takeshi, in modo molto discreto, ricevendo istruzioni (e sostanziosi compensi) da una misteriosa donna che si fa chiamare Ise, ha eliminato diversi uomini che stavano ostacolando le protette di Ichi, facilitandone così la loro carriera.

Ichi riceve settimanalmente un rapporto segreto da Shun, la sua collaboratrice più efficiente e fedele, che le illustra il livello raggiunto dalla sua rete segreta.
Già da vari anni Takeshi è scomparso, in modo discreto, esattamente come lui faceva scomparire le sue vittime, grazie a Yumi. Il controllo della società e del potere economico e politico non è ancora a livelli accettabili, secondo i progetti di Ichi, ma ormai il tempo che manca al successo finale è sempre meno.
Quando la titolare di un affermato studio notarile cittadino chiede di essere ricevuta da lei per consegnarle personalmente un documento importante è il giorno del suo quarantesimo compleanno. La consegna è formale e rapida, e subito dopo Ichi rimane da sola nel suo studio con una lettera sigillata ancora da aprire.

Le carte contenute nel plico, che risalgono ad oltre quattro decenni prima, parlano di esperimenti genetici, di una modifica operata su un embrione umano femminile, ci sono istruzioni su come replicare quel tipo di modifica e l’invito a proseguire nell’opera appena iniziata. Lei, forse per la prima volta, capisce il suo destino.


Dedicato a Kaori, un’entomologa insoddisfatta, stanca di studiare larve e uova di insetti, mute e lotta biologica, che sfruttando i titoli ottenuti sul campo e pure vari esami universitari che le sono stati accreditati anche per il corso di biologia molecolare sperimentale umana ha ottenuto un secondo titolo accademico ed è entrata come ricercatrice nella prestigiosa clinica universitaria di Osaka. In quel periodo le è capitato di leggere Valerie Solanas, dalla quale è rimasta fortemente influenzata.


Ovviamente devo avvisarti che nulla di quanto qui sopra è scritto ha una benché minima attinenza a fatti reali, sia in Giappone che in ogni altra parte del mondo.

Foto di Caroline Minjolle

                                                                                                         Silvano C.©                                                                                                                

( La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

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