venerdì 6 giugno 2014

Racconta Erodoto


Racconta Erodoto nelle sue Storie che i massageti avevano come tradizione di mangiare, come atto di profondo rispetto, quelli tra loro che avevano raggiunto un’età avanzata. Chi invece si ammalava o moriva prima del momento adatto a questo ricercato banchetto veniva semplicemente sepolto, senza particolari cerimonie.
Tomiri, regina dei Massageti
Quindi erano gli stessi anziani che chiedevano questo onore, cioè di essere uccisi e mangiati dai loro parenti, assieme ad altri cibi preparati per l’occasione, e questa era ritenuta da tutti la sorte più felice che potesse loro toccare.

I massageti, che non sono certo da citare come esempio di cura degli anziani, furono un popolo delle zone ora iraniane e dell’Asia centrale ricordato per la loro società nomade e primitiva. Descritti anche come formidabili guerrieri, sconfissero Ciro il Grande, prima di essere poi sottomessi a loro volta da Dario e infine da Alessandro Magno, vari secoli prima di Cristo.

In momenti di grandi mutamenti sociali e politici come quello che stiamo vivendo, che personalmente non so vedere nei suoi sviluppi futuri, certe antiche tradizioni a volte fanno riflettere.
I greci ritenevano i massageti semplicemente dei barbari, pericolosi ed incivili. Alcune nostre radici culturali europee (ed in genere occidentali) ci vengono dalla cultura greca, quindi oggi rifiutiamo quel comportamento antropofago, quasi come se fosse scritto nel nostro DNA, cioè nella nostra natura, e non invece nella cultura che ci è stata tramandata.

Altri confronti con la società di quei tempi non vorrei farne, limitandomi a riflettere su un problema che i massageti risolvevano in modo drastico: il rapporto tra generazioni. Il naturale ricambio, il passaggio delle consegne ed il rispetto di ogni componente della società oggi sono in discussione ed affrontati in vari ambiti, con proposte e soluzioni spesso difficili. Pochi anni fa un ministro in lacrime accelerò una rivoluzione del meccanismo delle pensioni che penalizzò specialmente le donne (equiparate nei doveri alla media europea, ma non nei diritti) e le persone nate in un gruppo ristretto di anni (creando uno scalino temporale enorme tra chi manteneva un diritto e chi lo perdeva. Sorvolo qui sul problema degli esodati, prova, come minimo, di un provvedimento non valutato pienamente in tutte le sue conseguenze).
Occorre dire, oggettivamente, che alcune storture andavano eliminate e corrette, che bisognava tener conto della speranza di vita, che non si può pretendere di versare contributi inferiori ai benefici che poi si godranno in pensione, e che occorre far sacrifici pensando alle generazioni future. Tutto giusto, ed infatti credo che ogni genitore o nonno sia assolutamente disponibile a farsi ridurre il proprio assegno di pensione oppure a lavorare un po’ più a lungo per dare una possibilità reale ai propri figli di trovare occupazione. Peccato che dopo i sacrifici non siano arrivati i provvedimenti di giustizia generazionale, che la famiglia continui ad essere il vero stato sociale e che, in altre parole, la disoccupazione giovanile abbia raggiunto livelli inaccettabili.
E neppure gli anziani possono stare tranquilli, poiché ci sono sempre meno risorse per compensare chi ne ha bisogno quando le sue possibilità economiche non sono sufficienti per le cure necessarie.
E poi sorgono gli interrogativi etici sull’eutanasia (qui intesa esclusivamente come libertà personale di porre fine alla propria esistenza), sulla qualità della vita, sulle persone solitamente straniere che si dedicano alla cura dei nostri vecchi più fortunati o più previdenti, e di tutta una società sempre meno solidale, pronta ad alzare ogni tipo di barriera per difendere il proprio territorio, inteso in senso lato.
Banchetto nuziale - Raffaello

Poiché non ho soluzioni, ma solo domande e dubbi, mi chiedo se non mi piacerebbe finire alla grande in un banchetto secondo l’abitudine massageta.
   
                                                                                     Silvano C.©


( La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

2 commenti:

  1. racconto una piccola esperienza diretta....
    giugno 2013, piccolo distretto sanitario montano lombardo, visita annuale di controllo dal cardiologo di un 91enne accompagnato dalla moglie 87nne. Il paziente,impaziente perchè malato di alzheimer.
    dopo la visita,veloce il cadiologo si rivolge alla signora dicendo:-Signora, non me lo porti più.
    la signora domanda spavenata.-Ma perchè. è incurabile?
    il medico, guarda la signora e levandosi gli occhiali risponde.- Signora Lei sa vero che è scaduta la garanzia, sua e quella di suo marito?!!
    La povera donna non risponde e torna a casa con il marito impaziente..
    Forse siamo già lontani dall'etica medica.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. oggi in televisione ho sentito di quei due che volevano avvelenare col topicida l'anziana zia, se ho capito bene le parentele, per avere subito l'eredità.
      i medici non sono tutti uguali, non lo sono i parenti e neppure le persone, in senso generale. c'è solo da sperare di capitare con quelle giuste... io sono sempre in dubbio se non sia meglio la soluzione massageta, ma in questo campo il dubbio è obbligatorio. Silvano.

      Elimina

I commenti offensivi o spam saranno cancellati. Grazie della comprensione.

Post più popolari di sempre

Post più popolari nell'ultimo anno

Post più popolari nell'ultimo mese

Post più popolari nell'ultima settimana