martedì 17 dicembre 2013

Sei uno zero?


(610?)
Se ti dicono che sei uno zero non prenderlo come un insulto. In matematica lo zero ha un valore enorme, più delle altre cifre che compongono un numero, e tra i simboli usati merita molto rispetto. I primi ad usare lo zero col significato moderno furono gli indiani, ed in seguito furono gli arabi a farlo conoscere a noi europei, probabilmente grazie ai commerci ed al Fibonacci. In quel tempo noi usavamo ancora il sistema dinumerazione romano, estremamente artificioso per eseguire conteggi complessi come quelli necessari all’economia in continua espansione.
Detto questo, che è storia e storia della matematica allo stesso tempo, potrei tentare alcune riflessioni.
La prima è che la cosiddetta superiorità culturale di un popolo non esiste. La cultura passa semplicemente da un popolo all’altro, in certi periodi storici qualche nazione domina aree più o meno estese del pianeta, ma poi, fatalmente, tutto passa, e chi arriva secoli o millenni dopo si arroga il diritto di essere il depositario di una civiltà che altri hanno solo copiato. Nel nostro recente ventennio fascista Roma era la fondatrice di un impero unico, faro di civiltà e culla di ogni altra cultura. Gli altri, semplicemente, barbari.
Poi mi viene da pensare a certi slogan di questi giorni: “uno vale uno”. 
Ma quando mai. La cifra uno vale in funzione del posto che occupa. 
Ad esempio non dirmi che gli 1 nei due numeri seguenti hanno lo stesso valore: 1940 e 5931. Nel primo caso vale 1000, nel secondo 1. Ed infatti anche i sostenitori del movimento che ha inventato questo slogan devono ammettere che, alla prova dei fatti, il leader non vale quanto un semplice eletto, un sostenitore o un elettore.
Per concludere mi vengono poi alla mente una serie di fatti contraddittori.
La matematica è veramente democratica, nel senso che le cifre opportunamente considerate concorrono in maniera uguale alla formulazione di modelli interpretativi della realtà, funzione principale della disciplina.
La matematica è assolutamente antidemocratica, perché se la maggioranza pensa che 8+5=14, questa ha torto, ed ha ragione anche l'unico a sostenere che il risultato è 13 .
La matematica è del tutto inaffidabile se non la si conosce un minimo, o non si conosce a fondo l'oggetto o il tema del quale si interessa, perché si presta ad interpretazioni di comodo ed a manipolazioni, tanto più facili e possibili, di fatto usate, quando si fanno indagini statistiche e si evidenzia solo quanto fa comodo. E questo avviene in campo politico, amministrativo, scientifico ed economico.
Quindi se tu sei una cifra, fai sempre attenzione a che posto occupi, per capire il tuo valore. Se sei uno zero, poi, sappi che senza di te nessuno può pensare di valere più di nove. (questo nel nostro sistema decimale, cioè nella numerazione araba).


Immagine: Al-Khwarizmi
                                                                      Silvano C.©


( La riproduzione è riservata. Ma non c'è nessun problema se si cita la fonte.  Grazie)

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